Azzurri fedeli, i leghisti no

Azzurri fedeli, i leghisti no Azzurri fedeli, i leghisti no Flussi di voto: chi cambia rispetto al y% Raffaella Sllipo Tutto scorre, diceva Eraclito, e gli elettori non fanno eccezione. Nelle europee di domenica sono stati in molti a cambiare opinione, affondando popolari e leghisti a vantaggio di Emma Donino, promuovendo Forza Italia e bocciando Segni-Fini. Successi e sconfitte hanno cause e significati diversi, che spuntano tra le righe dei dati Abacus sui comportamenti di voto rispetto a quelli delle passate elezioni politiche, nel 1996: così si scopre, per esempio, che l'affermazione radicalo ò trasversale menti.! quella dell'Asinelio, ha «rubato» quasi esclusivamente al centrosinistra. Che gli elettori più fedeli sono quelli di Forza Italia: l'80% ha confermato il voto del '96, come il 70% dei Ds e il 65% di An. Tra i più «infedeli» Rifondaziono (solo il 42% ha ribadito il voto), ppi (45%) e Lega (50%). In realtà, sostiene Stefano Draghi di Explorer, «tra centrodestra e centrosinistra l'equilibrio è rimasto im¬ mutato, anche grazie al fatto che la Bonino ha intercettato e "congelato" il voto di protesta. I flussi di voto tra schieramenti sono pochi, piccoli e si compensano. Quello che è avvenuto è piuttosto un rimaneggiamento notevole all'interno dei poli, a saldo zero. A destra si è affermata Forza Italia a scapito di An. A sinistra l'Asinelio a scapito soprattutto del ppi». Insomma, un regolamento di conti tra alleati, più che una rivincita tra eterni rivali. Il dato più sorprendente è quello della Lista Bonino, l'unico schieramento a «pescare» consensi da tutto l'arco costituzionale, con una prevalenza della sinistra: il 9% dei voti di Rifondazione, il 7% dei Ds, il 5 del Ppi, addirittura il 20 della Lega, il 7% di An e Fi, il 15 dal centro sinistra, e un impressionante 45% dei voti alle liste minori, soprattutto i Verdi. «Il risultato è dovuto a molti fattori diversi - dice Draghi -: un leader donna, con notevole esperienza europea, l'effetto Quirinale, una campagna elettorale astuta...» L'Asinelio, invece, ha ottenuto l'80 per cento dei suoi voti a sinistra, dissanguando il ppi e penalizzando i ds. «Ciò significa - commenta Draghi • che al suo interno è più forte la componente prodiana, di schieramento, rispetto a quella di Di Pietro. Di Pietro e i sindaci si seno limitati a intercettare i pochi voti trasversali di destra e Lega e una componente minore del voto a sinistra». I Popolari hanno perso a tutto campo: a dare il colpo di grazia è stato certamente Prodi, cui cedono 26 elettori su 100: «Ma c'è anche un'erosione significativa di voto - fa notare Draghi - il 6% ai Ds, l'8% a Fi e il 5% alla Lista Bonino. E un dato più grave: significa che non riescono a tenere i voti». I Ds, nota ancora Draghi, «sono quelli che hanno avuto più entrate e uscite complessive». Perdono con l'Asinelio e la Bonino, guadagnano molto (11%) da Bertinotti e un altro 8% dai cespugli del centro sinistra. «C'è un'inevitabile forza aggregante del partito maggiore - continua Dia- ghi - ed è logico il flusso da Rifondazione ai ds. E' la risposta dell'elettorato all'abbandono del governo». Ma molti seguaci di Bertinotti, ed ò questo il vero voto di protesta, forse in gran parte giovane, sono emigrati verso la Bonino c Forza Italia (8%). La quale Forza Italia si gode oggi un successo personale, con Berlusconi che stravince la sfida interna con Fini e consuma una fredda vendetta su Bossi: ha preso moltissimi voti da An (17%), dalla Lega (16%) e dal Ppi (8%), oltre al piccolo guadagno da sinistra. «Ha perso molto poco verso la Bonino - nota Draghi solo qualche voto di quella componente libertaria riconducibile a Taradash. Berlusconi aveva sbagliato la campagna elettorale del 1996, ha azzeccato questa in pieno. Grazie anche alle tv, che alle europee contano di più che alle politiche, proprio perchè si tratta di un voto più libero, più di opinione». Invece l'Europa e i temi europei hanno dato il colpo di grazia a Fini, il cui elettorato non è molto sensibile alla dimensione sovrannazionale: «Sarebbe interessante sapere - dice infatti Draghi - quanto ha inciso l'astensionismo nei vari partiti. Probabilmente molto in An, che ha una forte anima e identità nazionale». Il flusso elettorale verso il mare, quello, non è stato ancora misurato. FLUSSI ELETTORALI LISTE RIF. PDS PPI ALTRI LEGA Fl AN ALTRI ALTRI COM. [CS] [CD] RIF. COMUNISTA 42 1 - 2 OS-PSE 11 70 6 8 2 1 1 4 PPI 1 45 5 - - 1 DEMOCRATIC! 8 15 26 20 5 2 2 3 * 6 FORZA ITALIA 8 1 8 4 16 80 17 24 12 AN-SEGNI V-[ 3 - ..'■ ; 2 3 65 10 • 2 LEGA NORD 1 - - 2 50 1 1 ALTRI 20 5 8 42 5 6 7 55 30 ili 258**

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