Il Papa celebra l'olocausto dimenticato

Il Papa celebra l'olocausto dimenticato Uccisi per non aver voluto rinnegare la loro fede o abbandonare i loro fedeli Il Papa celebra l'olocausto dimenticato Varsavia, beatificati 108 cattolici vittime dei nazisti Marco Tosati! Inviato a VARSAVIA C'è un olocausto dimenticato fra gli orrori e lo tragedie compiute in Europa nellla Seconda Guerra Mondiale e dintorni, sembra voler dire Papa Wojtyla, od è quello della persecuzione attuata dal nazismo nei confronti della chiesa cattolica polacca. Il Pontefice ha cercato di rimediare ieri parzialmente al silenzio della storia beatificando in Piazza Pilsudski a Varsavia (la piazzo della Vittoria del regime) 108 vescovi, sacerdoti, religiose, religiosi e anche qualche laico vittime «in odium fidei» dei nazisti. Uccisi o condotti comunque a morire per il solo fatto di essere cattolici, e di non aver voluto rinnegare la loro fede, o abbandonare i loro fedeli, Una «causa» di boutificaziono complessa, che ha richiesto un discernimento accurato. Alcuni hanno sacrificato consapevolmente la vita per salvare altre persone; sedici, pur avendo la possibilità di salvarsi (corno un cappellano durante l'insurrezione di Varsavia del 1944) sono rimasi fedeli alla loro missione, o solidali con persone in pericolo; cinque sono stati uccisi per aver difeso degli ebrei. Centinaia di migliaia di persone oltre mezzo milione, certamente hanno assistito alla messa, celebrata nella piazza più centralo di Varsavia. Proprio qui, vont'anni fa, Papa Wojtyla celebrava una messa sto- rìca. Era la prima manifestazione pubblica non organizzata dal regime comunista dalla fine della guerra. Un avvenimento vissuto all'inizio nel silenzio più completo da centinaia di migliaia di persone, che via via acquistarono coraggio, cominciarono ad applaudire, a pregare, a cantare. Giovanni Paolo II ha ricordato l'emozione di quel giorno: «Era un'implorazione per il rinnovamento del volto della terra, di questa terra. Davanti ai nostri occhi sono avvenuti i cambiamenti dei sistemi politici, sociali ed economici grazie ai quali le singole persone e le nazioni hanno visto nuovamente lo splendore della propria dignità. La verità e la giustizia stanno riacquistando il loro valore, divenendo una sfida impellente per tutti coloro che sanno apprezzare il dono della libertà». TI Papa appariva stanco, esitante nei movimenti, come intimorito dalla sua stessa fragilità. Sembrava risentire della caduta di sabato nella Nunziatura di Varsavia. Il cerotto sulla tempia destra, dove gli sono stati applicati tre punti di sutura, è stato sostituito da una medicazione meno vistosa. La stanchezza è apparsa ancora più evidente nel pomeriggio, dove Giovanni Paolo II si è presentato in ritardo di quasi tre quarti d'ora al cimitero di Radzymin, dove sono sepolti i caduti della battaglia della Vistola, dove nell'agosto del 1920 l'esercito del Maresciallo Pilsudski sconfisse, contro ogni previsione, le armate bolsceviche in marcia verso occidente. Wojtyla ieri nella piazza dove nel 79 la sua messa iu il primo atto pubblico non di regime Giovannl Paolo II su uno dei maxi schermi televisivi messi a disposizione della gente nelle strade di Varsavia. Il Papa appariva stanco, esitante nei movimenti, come intimorito dalla sua stessa fragilità

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Papa Wojtyla, Pilsudski, Wojtyla

Luoghi citati: Europa, Varsavia