In Europa il Ppe sorpassa la sinistra di Francesco Manacorda

In Europa il Ppe sorpassa la sinistra Uno scarto di almeno venti seggi manda in minoranza il Pse. Buono il risultato dei liberali In Europa il Ppe sorpassa la sinistra Prodi si confronterà con una maggioranza relativa popolare Francesco Manacorda corrispondente da BRUXELLES L'Europarlamento si tinge di bianco. Il successo della Cdu'Csu in Germania e la sconfitta del Labour in Gran Bretagna contribuiscono a rendere in base alle prime proiezioni che ieri notte affluivano a Bruxelles- il Partito popolare europeo il primo gruppo della nuova assemblea mentre i socialisti, fino ad oggi con la maggioranza relativa di 214 deputati, scivolano in seconda posizione. José Maria Gil-Robles, presidente in carica dell'Europarlamento si spinge già ad ipotizzare una ripartizione: tra210e215seggi ai popolari, tra 185e 190 al Pse. E lo stesso gruppo popolare europeo, ancora prima della chiusura delle ultime urne in Italia e Francia, manda in giro un comunicato trionfale: «E' una vittoria storica per il gruppo del Ppe, avre¬ mo trenta seggi o più rispetto ai socialisti». Romano Prodi, presidente popolare di sinistra della Commissione europea avrà quindi di fronte a sé un Parlamento a maggioranza relativa popolare e che con ogni probabilità sceglierà anche il proprio presidente dalle file di quel movimento. E anche le' truppe di Prodi, a seconda della loro disposizione tra i diversi schieramenti, potranno contribuire ad affermare la supremazia del Ppe. Ma il Parlamento europeo più potente della sua breve storia, quello a cui il trattato di Amsterdam riconosce un ruolo fondamentale in molti settori della vita comunitaria, sarà con ogni probabilità anche quello eletto dalla più bassa percentuale di cittadini dei Quindici. Le percentuali di astensionismo registrate un po' dappertutto in Europa sono da record. Assieme ai popolari crescono i liberali. Avevano finora 42 seggi, nel nuovo Parlamento potrebbero arrivare a sfiorare i sessanta, grazie ai buoni risultati di Gran Bretagna, Svezia e Danimarca e al probabile ingresso degli eletti della Lista Bonino. Sostanzialmente fermi, invece i Verdi: alla ottima performance registrata in Francia, dove dovrebbero passare da zero a nove seggi, fa riscontro la secca riduzione in Germania dove i Grunen, secondo le prime proiezioni, scendono da 12 a 8 seggi, a causa dell'avanzata dei comunisti del Pds. E' la Germania, prima di tutto, a decidere la svolta politica del nuovo Parlamento. Fino ad ora tra i 99 deputati espressi dagli elettori tedeschi 40 si schieravano con il Pse e 47 con il Ppe. Ora, in base ai primi dati degli exit-poli tedeschi, i Popolari salgono a 53 seggi, mentre la Spd ne perde addirittura sette, scendendo a 33. Sono venti seggi di differenza, che da soli basterebbero a rovesciare il vecchio rapporto di forza - 214 contro 201 - a favore del Pse. Ma a far pendere ancora di più la bilancia in favore dei Popolari sembrano essere anche i risultati britannici: i laburisti prevedevano già di perdere circa 20 seggi dei 63 che avevano finora, a causa del nuovo sistema elettorale proporzionale. Ma in base alle prime notizie di ieri sera il voto a cui ha partecipato solo un quarto degli elettori britannici è stata una Caporctto per il partito di Tony Blair: nella migliore della ipotesi sarà parità, 35 seggi ai laburisti come ai conservatori, che ne avevano finora solo 17. Sennò il Labour dovrà rassegnarsi a vedere un «sorpasso» conservatore anche in chiave britannica oltre che europea. A rovesciare il risultato non basta la buona performance dei socialisti francesi e dei loro alleati, che dovrebbero passare da 16 a 22 seggi. Ad in¬ grossare le fila dei popolari andranno anche i dodici liberali francesi eletti nell'Rpr-Dl, ieri sera pronti a formalizzare l'uscita dei loro deputati dall'Upe per entrare nel Ppe. Nell'Upe, il raggruppamento di origine gollista, entrano invece la decina di deputati che Alleanza nazionale porterà a Bruxelles. Popolari e conservatori tengono pure in Spagna e Grecia. A Madrid il Partito popolare porterà a casa 27 seggi rispetto ai 28 che aveva finora, ma rimane il primo partito sebbene il Psoe dovrebbe salire da 22 a 24. Ad Atene il Pasok socialista sembra per ora perdere un seggio dei 10 che aveva, ma potrebbero essere di più, mentre risultano in crescita i conservatori, che avevano finora 9 deputati. Stabili in Austria i popolari con 7 seggi che dovrebbero restare nelle loro mani, mentre i socialdemocratici mettono a segno un leggero aumento da 6 a 7. I Paesi che hanno deciso la svolta sono la Germania e ringhilterra Il nuovo presidente del Parlamento sarà scelto tra i popolari tedeschi o francesi. Cade l'ipotesi Soares Esulta l'eurogruppo del partito popolare «E' una vittoria storica». Anche i gollisti francesi si schierano con la maggioranza Complessivamente in calo nei Quindici l'affluenza alle urne L'EUROPARLAMENTO COME1 ARE (Alleanza radicale europea) 21 ELDR (Partito europeo dei liberali, democratici e riformatori ) 42 PSE (Gruppo del partito del Socialismo europeo) 214 li & 8-EDN (Indipendenti per l'Europa delle Nazioni) 15 PPE (Partito popolare europeo) 201 UPE (Unione > per l'Europa) 34 GUE (Sinistra unitaria) 34 TOTALE SEGGI 626 NON ISCRITTI 33 L'EUROPARLAMENTO SARA9 COSI1 ARE (Alleanza radicale europea) 7 ELDR (Partito europeo dei liberali, democratici e riformatori ) 49 PSE (Gruppo del partito del Socialismo europeo) 135-190 Europa delle nazioni 20 1 1 f PPE (Partito popolare europeo) 210-215 UPE (Unione per l'Europa) 23-27 GUE (Sinistra unitaria) 39-40 NON ISCRITTI 35

Persone citate: Bonino, José Maria Gil-robles, Prodi, Romano Prodi, Soares, Tony Blair