«Brogli», lite in tv Mussi-Tajani di Raffaella Silipo

«Brogli», lite in tv Mussi-Tajani «Brogli», lite in tv Mussi-Tajani «La notte è lunga», «Non fate scherzi» E a Campobasso si vota fino all'130 Raffaella Silipo Non ce la fanno mica, ad aspettare la chiusura delle urne. Raiuno e Canale 5, gli «Speciali elezioni» bell'e pronti, scalpitano sulla linea di partenza: in mano bruciano i dati Abacus, quelli dell'ormai mitico Nando Pagnoncelli, che al referendum del 18 aprile ha toppato alla grande e stavolta è comprensibilmente in attesa di rivincita. E così, arrivate le percentuali - un hóuMpoll corredato di ampie e rassicuranti «forchetto» - sia Enrico Mentana che Mauro Mazza (vicedirettore Tgl ) incominciano a giocare, benché manchino dieci minuti al fischio d'inizio'delle 22. Con buona pace del principio per cui «l'elettore ba diritto a non essere influenzato e le norme si fanno per dare certezze», come stigmatizza su Raiuno Luigi Manconi: il che era ben pia vero ieri, con i seggi intasati ancora a notte fonda, sia per la bella giornata, sia per il taglio del 30% di sezioni, volu¬ to dalla Finanziaria. A Campobasso addirittura le operazioni di voto si chiudono all' 1,40. Code, governo ladro, argomenta Claudio Scajola (Fi): «Alle soglie del 2000 non riesce a garantire agli italiani un voto rapido» Mentre Franco Corbelli (ecd) pensa a esposti contro «l'impedimento del voto di migliaia di elettori». Già, perchè mentre i dati del buon Pagnoncelli rimbalzano da una rete all'altra e leader esitanti e vogliosi spuntano a dire la loro, scoppiala lite tra azzurri e diessini sui risultati del voto. Tutto ha inizio con l'apparizione sudata di Fabio Mussi che, sullo sfondo di una Quercia imponente, rifiuta conunenti: «Non voglio parlare fino alle prime proiezioni - sorride storto - la notte è lunga». La frase scatena le ire dell'azzurro Antonio Tajani: «Quell'uscita non mi è piaciuta affatto. Vorrei capire cosa significa "la notte è lunga". Vigileremo in tutte le sezioni e non tollereremo brogli e capovolgimenti artificio¬ si dei risultati». Mussi salta su come una belva. «Di che cosa parla lei?... Se pensa che ci siano brogli si rivolga alla magistratura». Poi rinnova la diffidenza nei sondaggi: «Ho solo detto che vorrei commentare i dati che si stanno raccogliendo nelle sezioni dove - si fa elegiaco - tanta brava gente sta contando i voti». Mentana, l'adrenalina alle stelle perla diretta elettorale, rida la parola a Tajani, che affonda: «Mussi perde le staffe facilmente,, evidentemente i sondaggi lo innervosiscono». Poi ricorda le elezioni politiche del 1996 «in cui vennero annullate un mibonc e mezzo di schede, corrispondenti al 4 %: praticamente un partito. Ci auguriamo che non cresca questo numero, ma si resti nei limiti fisiologici europei...». Forse nelle orecchie sente ancora le parole del Cavaliere, che proprio nel 1996 sospirava: «Peccato. Secondo i sondaggi avevamo vinto», insinuando una prevalenza qualitativa del virtuale std reale. Sul Tgl Giuliano Urbani fa discorsi analoghi: «Presenterò un disegno di legge sul voto elettronico. Non vorrei trovarmi davanti un numero di schede annullate preoccupantemente alto, come nel 96». Intanto arrivano le prime proiezioni, con il trionfo di Forza Italia. Mentana stuzzica Scajola: «Almeno adesso, il vostro presidente vorrà parlare, no?». Quello insiste sulla versione originaria del Viminale inadempiente: 411 nostro leader dice solo che è vergognoso che tutti i paesi Europei abbiano già i risultati mentre noi abbiamo ancora i seggi aperti». A maggior ragione, ribadisce Mussi, «bisogna essere prudenti». Torna.anche lui, con ben altro spirito, al pensiero del 1996. «Allora andammo a dormire con il 16 % e ci svegliammo con il 19 %. Non mettiamo limiti alla Provvidenza, la notte è lunga». E la palla è tonda, e le partite di calcio, quelle sì, durano 90 minuti dal fischio dell'arbitro. I segretario dei Ds Walter Veltroni

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