Berlusconi: gli italiani mi hanno capito

Berlusconi: gli italiani mi hanno capito Chiuso a Villa San Martino il leader dell'opposizione ha seguito i risultati alla televisione Berlusconi: gli italiani mi hanno capito Forza Italia esulta: il governo non ha più maggioranza Fabio Potetti inviato ad ARCORE Prudente Silvio Berlusconi. E se quei primi sondaggi gli impediscono per un eccesso di cautela di fare dichiarazioni ufficiali, ai suoi collaboratori più stretti non nasconde la sua soddisfazione: «Dopo cinque anni di attacchi politici e giudiziari alla mia persona e al partito, se il risultato sarà questo risultato dimostra che gli italiani hanno capito il nostro messaggio politico e la malafede degli altri». Blindato a villa San Martino, un occhio alle tv che dalle 22 raccontano la sua vittoria, un orecchio alle telefonate dei collaboratori più vicini che lo rassicurano su quelle prime previsioni, il leader di Forza Italia guarda già ai nuovi scenari politici italiani, alla sfida lanciata al governo di Massimo D'Alema prima delle elezioni, agli equilibri all'interno del Polo dopo i difficili rapporti con an e con l'elefantino delle ultime settimane. «Il governo è attorno al 35%. Ci sono altri commenti da fare?», taglia corto uno dei portavoce, Scajola, davanti alle telecamere di Enrico Mentana. «Con queste previsioni mi sento di rischiare: il Polo è il più forte, la leadership non è in discussione», ci scommette Fabio Minoli, responsabile di Forza Italia a Milano, mentre entra nella sede di viale Monza tappezzata di manifesti e dove già si attende lo champagne. Aria di festa, attorno a Forza Italia. Tutti inebriati da quei dati, da quella forbice secondo i primi-sondaggi che li porta tra il 23 e il 27%, '•' a un risultato di molto simile alle europee del '94, quando Berlusconi era presidente del Consiglio, quando c'era la novità degli Azzurri scesi in campo. Davanti al villone di Arcòre c'è un camion della Rai con le telecamere puntate sul cancello vuoto. Alle ventidue e trenta passano quelli del paese, dopo il gelato della sera. C'è ancora tempo, per i festeggiamenti di piazza. «Intanto sono felicissimo per Emma Bonino», le manda ì complimenti il Cavaliere. «Viene da un'Italia di grandi tradizioni liberali e garantiste. Quello che ha tatto lei per l'Europa non lo ha fatto nessuno», la omaggia nelle prime considerazioni della sera con i suoi collaboratori, quando si sentono solo previsioni, sondaggi e l'aria che tira. E' ancora presto per un'analisi completa, ci vorranno ore per capire i flussi di astensione chi hanno colpito. «Sicuramente più la sinistra che noi...», azzarda Giorgio Lainati, chiuso nel bunker di Forza Italia a Roma insieme a tutto lo stato maggiore. Tutti davanti alla televisione a sentire Fabio Mussi dei ds che invita alla cautela. Tutti a guardare l'effetto che fa, questa prima proiezione dell'Asinelio, un'altra novità Eor l'Europa. «Non mi semra che Prodi e Di Pietro siano andati lontano... Il loro programma era così povero...», fa due conti Silvio Berlusconi che per tutto il pomeriggio, forte del trend dei sondaggi che da giorni non avevano perso un colpo, si era pure concesso la visione privata e in famiglia, nell'altra villa di Macherio, dei film di Roberto Benigni. Quelli comperati alle 13, nell'edicola davanti alla scuola media Dante Alighieri di via Giani bellino, prima di infilare la sua scheda nell'urna del seggio 502. «Lei sì che è uno di noi... Che va a prendersi i giornali da solo, mica come Agnel¬ li...», lo aveva omaggiato una signora della zona. «Agnelli è nato molto ricco, io spero di morire ricco...», le aveva risposto lui con un sorriso e una battuta, prima di infilarsi nella Mercedes 500 grigia con la tripla scorta. «Speriamo che sia una buona giornata, speriamo di farcela, spe¬ riamo nella svolta e che cambi qualcosa anche in Italia», le sue ultime parole prime dell'attesa. «Ci siamo sentiti alle 19, i sondaggi non ci sorprendevano più di tanto. Certe cose non si inventano negli ultimi giorni di campagna elettorale...», assicura da Milano Fa¬ bio Minoli, in contatto ora per ora con Berlusconi, a misurare la riuscita della sfida con D'Alema, a sognare quello che da oggi potrà cambiare. «Perchè aopo cinque anni gli italiani hanno finalmente capito...», insiste Berlusconi, Cavaliere senza governo ma desideroso di rivincite. «L'astensione elettorale ha sicuramente colpito più la sinistra che noi» «Sono felicissimo per Emma Bonino che ha grandi tradizioni liberali Non mi sembra invece che Romano Prodi e Di Pietro siano riusciti ad andare molto lontano» liberali Non mi seminvece che Romano Proe Di Pietro siano riuscitad andare molto lontan