Un patto sulla Bicamerale? Scontro Berlusconi-Cossiga di R. Int.

Un patto sulla Bicamerale? Scontro Berlusconi-Cossiga Il senatore: io non mento e non ho fatto soldi Un patto sulla Bicamerale? Scontro Berlusconi-Cossiga ROMA «Ci sedemmo per un colloquio faccia a faccia e mi disse 'mi hanno fregato"», racconta Francesco Cossiga di Silvio Berlusconi, cui sarebbe stato promesso un governo di unità nazionale dopo lo stop alla Bicamerale. «Lui mi disse "il nemico è D'Alema"», contro-rivela il Cavaliere parlando dell'ex Capo dello Stato. Tra il leader del Polo e il senatore a vita tornano le polemiche, a colpi di retroscena sul fallimento della Bicamerale. «Cossiga riferisce, in maniera volutamente deformata e rivolta contro di me, fatti che sono stati sotto gli occhi di tutti e che tutti conoscono perfettamente», sostiene il presidente azzurro. «Ormai non solo la coerenza, ma anche la memoria fa difetto a Cossiga - aggiunge Berlusconi - che continua a inondare di mutevoli esterna¬ zioni, con gran contorno di insulti, il teatrino della politica italiana». «Confermo tutto, parola per parola; notoriamente io non sono un bugiardo, ho una memoria eccellente e soprattutto sono una persona perbene», controreplica Cossiga. «In particolare - sostiene il senatore a vita - confermo che egli, ancora in piedi prima di sedersi, mi disse: "Mi hanno fregato". E quando gli chiesi chi e quando, ribadì: "Mi hanno fregato...", con quello che segue». L'ex Capo dello Stato rivendica, inoltre, «con orgoglio» la scelta di consentire a D'Alema di andare a palazzo Chigi e lancia a Berlusconi un ultimo affondo: «Per dare il mio contributo alla nomina di D'Alema a presidente del Consiglio non ho richiesto nè indulti nè amnistie nè voti per sottrarre all'arresto miei sodali, nè tolleranza per miei contratti di interesse», [r. int.]

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