Clinton: stanno solo facendo pretattica

Clinton: stanno solo facendo pretattica Clinton: stanno solo facendo pretattica Ma l'America sembra aver già archiviato la guerra Andrea di Robllant corrispondente da WASHINGTON «Vittoria». Nel suo solenne discorso al Paese, ieri notte, il Presidente Clinton ha finalmente usato la fatidica parola che aveva evitato di pronunciare fino a quel momento: «Al popolo americano dico che abbiamo ottenuto una vittoria per un mondo più sicuro, per i nostri valori democratici, per un'America più forte». Ma l'America non sembra granché vogliosa di celebrare questa vittoria. I colpi di scena legati all'improvvisa avanzata dei russi verso il Kosovo ieri e le trattative ancora in corso a Mosca per stabilire la struttura di comando hanno del resto contribuito a raffreddare gli entusiasmi. «E' una faccenda che risolveremo - ha commentato Clinton - stanno solo facendo pretattica». «I russi, io credo, vorrebbero avere un ruolo di rilievo, ma si rendono conto che il generale Jackson è al comando», ha aggiunto in un'intervista televisiva. Lo stesso Presidente ha ricordato agli americani che questa prossima fase dell'operazione Nato sarà molto insidiosa. «Ricordi amari sono ancora freschi ha detto - e ci potranno essere vittime. Per questo è importante che la struttura di comando della forza internazionale sia saldamente nelle mani della Nato». Ma il Presidente parlava a una platea già di per sé scettica sull'esito della missione Nato. E poco propensa ad applaudire Clinton per come ha gestito il conflitto. Nel giorno della «vittoria», solo il 47 per cento degli americani ritiene che sia valsa la pena andare a difendere i diritti dei kosovari, secondo un sondaggio Cnn/Usa Today. E il 55 per cento prevede che gli accordi raggiunti con Belgrado finiranno in pezzi. Secondo un sondaggio della Abc, il 63 per cento pensa che l'intervento della Nato non porterà pace e stabilità nella regione dei Balcani. Ma i dati più deludenti per Clinton riguardano le rilevazioni sulla sua leadership. Nei mesi dell'impeachment l'indice di gradimento del Presidente aveva veleggiato attorno al 70 per cento. Durante il conflitto in Kosovo, quando Clinton era bersagliato dalle critiche, l'indice era sceso a 57 per cento. Ma, a sorpresa, il successo militare non ha portato dividendi al leader dell'Alleanza. Un sondaggio compiuto dalla Cnn subito dopo il suo «discorso della vittoria» ieri notte ha rivelato che solo il 50 per cento degli americani approva il modo in cui Clinton ha condotto la guerra (nonostante l'Alleanza non abbia perso un solo uomo in combattimento). E l'indice di gradimento generale è rimasto arenato attorno a quota 57 per cento. Lo stato d'animo del Paese si riflette nella tiepidezza del Congresso. Durante il conflitto, l'ostilità repubblicana nei confronti del Presidente era tale che la Camera dei rappresentanti si era rifiutata di approvare una risoluzione d'appoggio alla campagna Nato. E adesso, a campagna conclusa, quegli stessi repubblicani rifiutano di concedere a Clinton l'onore delle armi. Molti pensano che gli accordi con Belgrado finiranno in pezzi e l'Alleanza j non riuscirà a portare la pace Il presidente Usa Bill Clinton

Persone citate: Bill Clinton, Clinton

Luoghi citati: America, Belgrado, Kosovo, Usa, Usa Today, Washington