Cocciante valletto anti-cliché di Marinella Venegoni

Cocciante valletto anti-cliché Dopo il grande successo del musical un esperimento di conduzione tv Cocciante valletto anti-cliché Da «Notre-Dame» al Disco per restate Marinella Venegoni RICCIONE Quando non fulminano o non rovinano, i cliché addormentano. E così Riccardo Cocciante era un po' diventato il bello addormentato delle canzoni d'amore, per via di quel suo sostanzioso (e amatissimo) bagaglio di Margherite, Cervi a primavera e varie altre Questioni di feeling. Lui stesso forse alla fine si annoiava un po', ma ora non più. Da quando ha scritto le musiche di «Notre Dame de Paris», inventando su commissione francese il musical mediterraneo, gli si sono aperte le porte del mondo intero. Rivitalizzato, e impegnatissimo, Cocciante vive in fondo con tranquillità la nuova stagione, e si permette incursioni in territori ancora diversi, come la partecipazione accanto a Bonolis al «Disco per l'Estate», in diretta fino a domani sera su Canale 5: è promozione, certo (di un brano non suo che però ha tradotto e interpreta, «Lei non vede me», dalla colonna sonora di «Asterix e Obelix contro Cesare»), ma anche puro divertimento, nelle vesti decisamente insolite di aiuto-conduttore. In tv in Italia, e in un ruolo che non è il suo. Come mai? «Ho voglia in questo momento di far cose un po' diverse. Ho conosciuto Bonolis, è un tipo per bene e divertente: insieme possiamo stuzzicarci un po'. Anche lui si sentiva un po' frustrato dal dover sempre presentare: perché allora non inventarsi che la mia massima aspirazione è presentare? Faccio una specie di parodia della valletta, gli sto vicino, lo aiuto, ci scambiamo battute. Il fatto di cantare diventa nel nostro intento quasi marginale: è un gioco, vorremmo cercare di svilupparlo in modo divertente». Ma naturalmente canta anche. «Con l'inedito da "Asterix", faccio due medley e una canzone del passato, "Amarsi come prima". In un altro spazio, vengono passati alcuni filmati di "Notre Dame" e io racconto cos'è successo. E' interessante farsi vedere in una veste inedita». Pensa che con l'avventura di «Notre Dame» sia cambiata la percezione della sua immagine? «Con il tempo, un autore ha il dovere di inventarsi delle varianti, soprattutto dopo vent'anni di carriera. Ho potuto diventare un compositore in senso completo, ho fatto capire che posso andare oltre un limite già massimo. Gl'italiani non conoscono ancora "Notre Dame", ma già c'è la sensazione di una cosa bella: lo capisco da come mi fermano e da che cosa mi dicono». Attualmente il musical è in scena in Canada, fino al 3 luglio. Quando arriverà in Italia? «Sicuramente per la fine del Duemila. Ho proposte da tutto il mondo, dal Giappone fino a Israele, però sempre in lingua. Per ora, stiamo affrontando la traduzione dal francese all'inglese: stiamo facendo cantare professionisti canadesi/francesi, bilingue. Nel ruolo di Esmeralda, ho scelto al 90 per cento una star conosciuta già nel mondo, Tina Aréna. Ci vogliono voci moderne, fresche ma grandi: ho scritto "Notre Dame" con l'idea di non andar dietro al musical internazionale, cercando piuttosto di recuperare la forma operìstica mediterranea e però con stile moderno, non di maniera, usando forme di costruzione che permettano una doppia validità, sul palcoscenico come su disco. In Francia, l'album è uscito 8 mesi prima della messa in scena, e ha venduto 1 milione di copie prima del debutto». Anche Elton John s'è mes¬ so in musical con «Aida». Ma non ò stato fortunato come lei. «Stimo molto Elton John, ma ho sentito "Aida" e non l'ho amata: trovo che è molto vecchia e di maniera, scopiazzata dalla commedia musicale: ma perché? Semmai noi abbiamo il dovere di rompere certi schemi, con coraggio». Chi ha tradotto in inglese «Notre Dame»? «Will Jeiinings, l'autore dei testi di "Titanic". Ha una grande ammirazione per Victor Hugo, lui, e una bella conoscenza della cultura europea: ha messo giù anche delle rime, un gran lavoro. In autunno il disco sarà pronto per gli Usa». «In questo momento ho voglia di fare coseunpo'diverse: provo a giocare» «Dopo vent'anni di canzoni si ha il dovere di cercare qualche variante» tate Venerali 11 Giugno 1999 zione tv hé Riccardo Cocciantmusicai «Il GNotreha rda tutto ile saràentrd2 Riccardo Cocciante: il suo musicai «Il Gobbo di Notre Dame» ha richieste da tutto il mondo e sarà in Italia entro la (Ine del 2000

Persone citate: Bonolis, Cocciante, Elton John, Riccardo Cocciante, Victor Hugo

Luoghi citati: Canada, Francia, Giappone, Israele, Italia, Riccione, Usa