Telefonici deboli

Telefonici deboli IL PUNTO SUI MERCATI Telefonici deboli L* ACCORDO militare per la fine della guerra in Kosovo, raggiunto mercoledì sera, ha permesso alla Borsa un certo progresso in mattinata, grazie anche al recupero dell'euro. Poi, con l'indebolimento di Wall Street e dell'obbligazionario americano, il mercato è tornato a scendere, vittima dei timori di un aumento dei tassi Usa. Apertura cauta (+0,16%) e successivo rafforzamento dell'indice Mibtel che è arrivato fino a un massimo giornaliero di 24.821 punti (+0,71%). Già a fine mattina però la situazione si è capovolta, con il Mibtel che ha annullato ogni progresso, in un contesto che ha visto gli investitori istituzionali restii a prendere iniziative di lungo respiro. Alla fine il calo del Mib30 (-0,89%) è stato in linea con quello dello Xetra Dax tedesco (-0,94%) e del Cac40 francese (-0,94%). Ancora qualche interesse su Comit, ma alla fine il titolo ha chiuso quasi invariato (-0,06%); poco mossa anche Banca Intesa (-0,16%). Pesanti cali, invece, per Banca Roma (-3,04%), Bnl (-2,58%), Sanpaolo Imi (-3,32%) e Unicredit (-2,96%). Quest'ultima ha accelerato al ribasso dopo le dure critiche a Profumo da parte del presidente della Fondazione Cassamarca, Dino De Poh. Contrastati gli assicurativi: chiude in recupero Ina (+0,48%), mentre scendono Generali (-2,73%) e Ras (-0,91%). Deboli i telefonici: Telecom (-0,95%), Tim (-1,02%) e Olivetti (-1%), scendono maggiormente Telecom rnc (-2,73%) e Tim me (-2,23%). Mantiene invece le posizioni Eni (+0,10%). Fuori dal Mib30, torna interesse su Ili! (+1,71%), mentre si muove con il listino Ifi priv. (-0,98%).

Persone citate: Dino De Poh, Olivetti, Profumo

Luoghi citati: Kosovo, Usa