Costa: «Attenti al non voto la gente vuole concretezza»

Costa: «Attenti al non voto la gente vuole concretezza» Costa: «Attenti al non voto la gente vuole concretezza» intervista Giuseppe Sasifjtargfo TORINO L'onorevole Raffaele Costa, ex ministro in svariati governi, in corsa noi '97 per diventare smdaco di Torino, battuto per un soffio da Valentino Castellani, ieri, era nei mercati, per dire alla gente quanto sia importante il voto di domenica per Strasburgo, Parlamento al quale è candidato per Forza Italia. «Ma è dura convincere», confida. «Il cittadino è stufo, vuole sempre meno sentir parlare di una politica, che considera sinonimo di tasse, di divieti, mentre le opere pubbliche, le cose utili non arrivano mai e il governo, nonostante l'impegno di D'Alema, impoverisce il Paese». Onorevole Costa, quello delle tasse non le pare un tormentone scontato? «Non è affatto polemica scontata. Tant'è vero che sugli eccessi del governo nell'imporre tasse fa "pressing" anche il governatore della Banca d'Italia, Fazio: con l'attuale carico fiscale, il Paese non andrà lontano». Ricette? «Dobbiamo adeguarci all'Europa, alle regole in vigore in altri Stati, soprattutto nella Spagna di Aznar dove le cose, ovvero l'economia, vanno molto meglio che da noi. Comunque in Italia, non mi stancherò di ripeterlo, la gente è stufa e c'è il rischio che domenica non voti». Pessimista? «Fino a pochi giorni fa no. Oggi, dopo aver incontrato oltre mille persone, in tre mattine, sono preoccupato anche se il consenso verso Forza Italia mi pare forte. Troppi cittadini, tuttavia, mi hanno detto che non andranno ai seggi, almeno il 20 per cento, se non di più». Lei come «racconta» l'Europa? Ne parla? «Io sì. Altri ne parlano poco». Cosa vuol dire? «Lo scontro, in questa campagna elettorale, non mette in rilievo le posizioni liberaldemocratica o socialdemocratica - dei candidati. Avviene all'interno degli schieramenti: candidati di una lista contro i presunti avversari della stessa lista». Costa, nel '97 ha attraversato Torino in lungo e in largo, ha fatto campagna elettorale puntando su una sicurezza della città che» a suo giudizio, non c'era. Adesso deve «correre» anche a Milano. Quali differenze riscontra fra le due città? «Sulla questione sicurezza, a Torino le cose sono un po' migliorate, anche perché il centro sinistra ha seguito in parte le nostre indicazioni; a Milano c'è violenza e preoccupazione, ma la risposta del sindaco Albertini è più forte». Come vorrebbe che fosse la nuova Europa? «Vorrei che si occupasse non solo di Euro, ma di sanità, di pubblica istruzione, di legalità applicata, con regole omogenee in tutta l'Unione». Raffaele Costa, in corsa nel '97 per diventare sindaco di Torino ora candidato all'Europarlamento nelle liste di Forza Italia

Persone citate: Albertini, Aznar, D'alema, Giuseppe Sasifjtargfo, Raffaele Costa, Valentino Castellani