Europa, 300 milioni alle urne nel week-end

Europa, 300 milioni alle urne nel week-end Da oggi le elezioni nei 15 Paesi dell'Unione con un problema comune: l'astensionismo Europa, 300 milioni alle urne nel week-end A Strasburgo 626posti Raffaella Silfpo Oltre 300 milioni di europei sono chiamati alle urne da oggi a domenica per il rinnovo dei 626 membri del Parlamento di Strasburgo. Un esercito imponente, che nascerà dal ventaglic di 148 liste. Tante quanto... la voglia di disertare. Alla vigilia dell'apertura dei seggi - oggi si vota già in Gran Bretagna e Danimarca - i sondaggi nei 15 Paesi confermano una generale indifferenza per questo esperimento di democrazia transfrontaliera, se si presta fede alla promessa di trasformare l'assemblea in una reale forza politica, come previsto dal trattato di Amsterdam appena adottato. In Europa di sono 375 milioni 425.600 cittadini (191.840.100 donne e 183.585.500 uomini), di cui 297.978.300 maggiorenni (154.092.700 donne e 143.885.600 uomini). Quasi una trentina di milioni sono i nuovi elettori, tra i 18 e i 23 anni, che non hanno cioè votato nelle precedenti elezioni del 1994.1 626 deputati sono eletti negli Stati membri con un criterio più o meno proporzionale alla popolazione. Per cui il Paese che ha più rappresentanti è la Germania (99, per 82 milioni di abitanti) e quello che ne ha di meno è il Lussemburgo (6, per mezzo milione scarso di abitanti). KlinQ. Il nuovo Parlamento - che divide poteri decisionali con il Consiglio d'Europa e ha facoltà di intervento nel programma di lavoro della Commissione - come il vecchio, sarà controllato da due grandi «famiglie»: socialisti e cristiano-democratici europei. I gruppi politici sono sette, ce n'è un ottavo, quello dei «non iscrìtti», che raduna i 38 deputati non aderenti a nessun gruppo. Il ruolo dei gruppi ò andato man mano salendo col crescere della funzione politica dell'istituzione. Aderiscono ai socialisti 214 deputati, ai popolari 201, ai liberali-democratici-riformatori 42, all'Unione Per l'Europa 34, alla sinistra unitaria europea-sinistra verde nordica 34, ai verdi 27, all'alleanza radicale 21, agli indipendenti per l'Europa delle nazioni 15.1 deputati italiani sono ripartiti un po' in ogni gruppo, dò toglie efficacia alla loro azione, spesso minoritaria nei vari gruppi, comunque dispersiva. t UHI. Sono 148. Di queste 114 hanno già una rappresentanza al Parlamento Europeo. 11 Paese più «ricco» di liste è la Grecia, con 41 (36 al debutto). Anche la Spagna non scherza: 36. Francia (20), Germania (23) e Italia (21/22, a seconda dei collegi) sono sullo stesso livello. E' il sistema proporzionale a far proliferare tante liste, soprattutto nei Paesi in cui è previsto un contributo finanziario dello Stato. HIWnOH POLI, «Intenti on poi)» on line per le Europee a cura della Swg. La società di sondaggi annuncia la nascita del suo sito Internet (www.swtf.it) dove, a partire dalle 22,01 di domenico, saranno immessi i dati relativi a 2 mila interviste telefoniche realizzate in tutta Italia il giorno del voto. Il sito conterrà anche i commenti dei «naviganti». 1HIWKML Dopo lo «smacco» del referendum, niente più exit poli per la Rai, ma solo proiezioni. Sarà Ramno a fare la parte del leone, con un Tgl speciale diviso in due parti: dalle 22 alle 22,15 la chiusura dei seggi. Poi, dalle 22,50 alle 2,30, proiezioni Abacus, collegamenti con il Parlamento Europeo e interviste con i leader di partito. . Le donne candidate sono assenti da trasmissioni, dibattiti e tribune elettorali Lo denuncia la commissione nazionale per le Fari Opportunità. L'accusa di «oscuramento» è confermata dal monitoraggio dal 31 maggio al 6 giugno: dal 14% di interviste a candidati donne in tribune politiche, contro l'86% a uomini, al 10% su Italia Uno, fino alla totale scomparsa delle candidate su Canale 5. «Un simile atteggiamento - dice Silvia Costa - è avallato dalla commissione di Vigilanza Rai, che non ha recepito le regole sulla salvaguardia delle pari opportunità». ASSBflL A Strasburgo esiste un me¬ taforico «cartellino» di presenza. E' un dato che scolpisce immediatamente la classifica di presenze ed assenze: le presenze vengono segnate giorno per giorno e per ciascun eurodeputato, ma il Parlamento europeo non fornisce consuntivo. La tabella d'insieme è affidata ai funzionari che si incaricano dello «screening». Dati non ufficiali ma ufficiosi, quindi, che andrebbero, magari, incrociati con quelli relativi all'attività nelle commissioni e in sede legislativa. In questa legislatura, comunque, dal luglio '94 al maggio '99, la quota media di presenze per la pattuglia degli 87 deputati europei italiani è di 207 giorni. La palma della maggior partecipazione va ai 19 componenti del gruppo Ds e Sdì, a quota 233. Gli eletti in Forza Italia, 27 deputati, viaggiano su una media di 192 presenze, Mister assiduità o Amadeo del gruppo non iscrìtti (318), fanalino di coda Bossi ( 16), superato di poco da Fini (34). L'attuale sede dell'Europarlamento a Strasburgo: a luglio entrerà in funzione quella nuova

Persone citate: Silvia Costa