Montepaschi in Olivetti

Montepaschi in Olivetti Oggi l'assemblea a Ivrea. Ieri lungo incontro a Mediobanca Montepaschi in Olivetti Con l'l,5%. Colaninno incontra Gutty ROMA L'Olivetti vittoriosa di Roberto Colaninno celebra oggi la sua prima assemblea dopo la conquista di Telecom Italia e lo fa con il viatico dell'ingresso nel suo azionariato del Monte dei Paschi di Siena con una quota dell'1,5% (mossa che valorizza anche la banca toscana, impegnata proprio in questi giorni a collocare le sue azioni sul mercato). Da Ivrea sono attesi alcuni movimenti nel consiglio di amministrazione, mentre le due visite di ieri di Colaninno alla sede milanese delle Generali (per incontrare l'amministratore delegato Gianfranco Gutty) e a quella di Mediobanca potrebbero preludere ad altri cambiamenti nella compagine dei soci. Frattanto Olivetti esce dalla Wang Global - cui l'anno scorso aveva conferito la Olsy, raggruppante le attività di software e di servizi informatici della società di Ivrea che a seguito di un'Opa passa sotto l'ala di una società olandese. Quanto all'Opa più importante, quella su Telecom, l'eco internazionale non si è ancora spenta, tanto che ieri il Financial Times ci è tornato esaltandola come «la vittoria della cultura della ricchezza sul quella del potere», una «lezione» di buon funzionamento per il sistema economico italiano. All'ordine del giorno dell'assemblea Olivetti di oggi c'è innanzitutto l'approvazione dei dati di bilancio, lì '98 del gruppo si è chiuso con un utile netto consolidato di 248 miliardi e un fatturato consolidato di 7139. Quanto al '99, nel primo trimestre il gruppo di Ivrea ha realizzato ricavi per 2274 miliardi con un incremento del 76% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Quanto alla compagine azionaria, secondo i dati dell'assemblea del 7 aprile scorso il socio più forte in Olivetti è la società lussemburghese Bell, che appartiene a Colaninno e a Emilio Gmitti (e altri) e detiene il 13,92% del capitale ordinario. Gli altri big sono Schroeders Management Investment, Mannesmann (già socia di Ivrea in Omnitel e in Infostrada, delle quali è diventata proprietaria esclusiva), Banca Intesa e Deutsche Boerse Clearing, ognuna con quote fra il 2 e il 5% circa. Si sa che dal consiglio di amministrazione usciranno Klaus Esser, presidente di Mannesmann, e Franco Girard. Fra i possibili nuovi ingressi, le voci indicavano ieri tre altri rappresentanti dei soci bresciani (a fianco di Gnutti): Ettore Lonati, Giuseppe Lucchini e il presidente della Hopa Luciano Marinelli. Intanto la Olivetti esce da Wang Global, società di cui era la maggiore azionista con il 18,5% (detenendo anche due posti nel consiglio di amministrazione, uno dei quali occupato dallo stesso Colaninno), a seguito dell'offerta di pubblico acquisto lanciata dalla olandese Getronics. Il gruppo «scalatore» ha messo assieme oltre il 90% delle azioni ordinarie. Olivetti aveva fatto sapere già il 22 maggio che avrebbe conferito i suoi titoli, non ritenendo più strategica la partecipazione. Si trattava infatti di una quota residua, dopo la fusione di Olsy (software e servizi informatici) in Wang nel marzo del 1998. (lui. gre.] Roberto Colaninno

Luoghi citati: Ivrea, Roma, Siena