Pasta d'oppio 22 arresti a Palermo di A. R.

Pasta d'oppio 22 arresti a Palermo Fermi a Chiavari Pasta d'oppio 22 arresti a Palermo PALERMO Figli e nipoti di mafiosi continuavano a far soldi con la droga tra Bagli «ria, a 15 chilometri da Palermo, e Chiavari in Liguria. Due chili di oppio grezzo proveniente dalla Turchia da cui ricavarne 18 di eroina (valore di almeno 20 iniliardi di lire) sono stati sequestrati dai carabinieri che sono risaliti a due organizzazioni parallele gestite da Cosa Nostra. La «pasta d'oppio» (è la prima volta che se ne ha traccia in Sicilia) era in un barattolo con chiusura ermetica nascosto sotto una pietra in un agrumeto. I militari sono andati a colpo sicuro su indicazione di un trafficante che in ottobre era stato fermato con 180 grammi di eroina. La maxi-operazione, dopo 8 mesi di indagini, è stata resa possibile tra ieri notte e l'alba da 22 ordinanze di cu studia in carcero firmate dal giudice per le indagini preliminari Antonio Caputo su richiesta della Procura della Repubblica. A Chiavari dove si facevano passare per manovali i carabinieri hanno ammanettato Giacinto Scaduto, 44 anni, trasferito in Liguria dal 1994, e due fratelli che l'avevano raggiunto l'anno scorso, Paolo e Lorenzo di 36 e 28 anni. Sono nipoti del vecchio «padrino» di Bagherìa Giuseppe Scaduto. A Palermo è stato arrostato anche Giuseppe Vernengo di 38 anni, figlio di Pietro già capo della «famiglia» di corso dei Mille. Nel carcere femminile sono state rinchiuse le incensurate Patrizia Ribaudo e Concetta Cadoppo di 28 e 31 anni, donne di due incriminati. Il clan mafioso di Bagherìa, oltre a quello degli Scaduto, è quello degli Eucaliptus. [a. r.]

Persone citate: Antonio Caputo, Concetta Cadoppo, Eucaliptus, Giuseppe Vernengo, Patrizia Ribaudo

Luoghi citati: Chiavari, Liguria, Palermo, Sicilia, Turchia