La strada uccide più dell'infarto

La strada uccide più dell'infarto Probabilità quattordici volte superiori rispetto ai decessi per infarto La strada uccide più dell'infarto Ogni anno in Europa 43 mila morti per incidenti BRUXELLES Gli incidenti su strada, soprattutto su due ruote, mietono più vittime del cancro e dei problemi di cuore: ogni anno in Europa muoiono 43 mila persone. A morire in moto o in motorino sono soprattutto le persone con meno di 45 anni: le probabilità di incidente mortale su strada sono 14 volte più alte rispetto al decesso dovuto a disturbi di cuore e sei volte rispetto al cancro. Lo rivela uno studio dell' Europcan Transport Safety Council (Etsc), un'organizzazione non governativa fondata nel 1993 impegnata nel monitoraggio della sicurezza dei trasporti per conto della Commissione Europea e del Parlamento di Strasburgo. Nel 1997, per ogni milione di chilometri su due ruote, i morti sono stati 15. In testa alla classifica è la Grecia, dove per ogni milione di chilometri percorsi in moto o in motorino sono morte 53 persone, mentre la Svezia registra un record in positivo (appena 8 morti) e l'Italia si mantiene nella media europea (15). Lo studio dell'Etsc mostra che basterebbe ridurre la velocità media di cinque chilometri all'ora per avere 11 mila morti in meno l'anno. Mentre l'uso del casco salverebbe settemila vite umane, così come una riduzione di pochi decimi del tasso alcolico potrebbe risparmiare fino a 9 mila morti all'anno. «La priorità della politica dei trasporti dell'Uc dovrà essere data nei prossimi anni alla riduzione dei rischi, soprattutto su strada», sottolinea Jeanne Breen, direttrice dell'Etsc, ricordando che proprio i cinque allievi migliori della classe, (Svezia, Gran Bretagna, Olanda, Finlandia e Danimarca) nei quali si registra il numero più basso di morti per ogni milione di chilometri, hanno ottenuto questo risultato lavorando in precedenza alla riduzione dei rischi. Secondo l'organizzazione, ciò deve avvenire attraverso un maggior coordinamento tra i Quindici, a cominciare dalia creazione di aree separate per pedoni e ciclisti da una parte e veicoli a motore dall'altra. «Questo porterebbe a una riduzione del 40 per cento dei decessi su strada entro il 2010 e costituirebbe anche un risparmio per l'Unione Europea», dichiara Matthias Koomstra, responsabile delle statistiche dell'Etsc: gli incidenti su due ruote costano ai Quindici ogni anno più di 162 miliardi di euro, il doppio dei bilancio comunitario. [Ansai

Persone citate: Jeanne Breen, Matthias Koomstra