Vita, il tasso tecnico calerà al 2% di Giuseppe Alberti

Vita, il tasso tecnico calerà al 2% ASSICURAZIONI Vita, il tasso tecnico calerà al 2% Gì scrive M.L. Saponara di Roma: «Nell'89, ho stipulato una polizza integrativa per la pensione. La spesa annua era di 3.000.000 di lire, con la clausola dell'indicizzazione annuale del premio. Il tasso tecnico indicato concordato era del 4%. Nel marzo scorso, anche su suggerimento del mio agente di assicurazioni, ho sostituito la polizza con un altro contratto (importo iniziale di 5 milioni di lire), stabilendone la durata in 10 anni (la precedente prevedeva 20 anni). Ma nel nuovo stampato, il tasso tecnico è sceso, dal precedente 4, al 3%. Mi chiedo se ciò sia corretto, dal momento che l'assicurato è sempre il medesimo così come la compagnia di assicurazione. Nella nuova polizza è stata versata la somma maturata, che verrà gestita con quanto verserò negli anni a venire. Anche sull'importo già accantonato sarà calcolato il tasso tecnico del 3%»? NUOVA POLIZZA La discesa dal 4 al 3% del tasso tecnico, percentuale di rendimento fisso che la società assicuratrice si impegna a riconoscere ai propri clienti; • l'ha stabilita l'Isvap (Istituto di vigilanza sulle Assicurazioni Private) il 1 ' aprile '98. Ma già si annuncia un'ennesima cattiva notizia: da agosto '99 il tasso tecnico dovrebbe scendere al 2-2,5%. Tale decisione è dovuta al fatto che i rendimenti dei titoli di Stato, nei quali le compagnie di assicurazione impegnano gran parte dei loro capitali, sono scesi a livelli bassissimi: il 2-3%, a seconda della durata. RENDIMENTO Il tasso tecnico non interferisce sugli utili che possono fruttare le operazioni finanziarie delle imprese assicuratrici. Facciamo un esempio. Se una polizza prevede un tasso tecnico del 4% e la performance della gestione è stata del 7,46%, è su quest'ultima cifra che viene calcolato il rendimento per l'assicurato (fatte salve spese e retrocessione previste). Se il tasso tecnico è sempre il 4% e la gestione finanziaria ha reso solo il 2, per il titolare della polizza è come se la performance fosse stata del 4%. Il capitale maturato dalla precedente polizza e trasferito nel nuovo contratto è già comprensivo del rendimento della gestione (con un minimo del 4%, se la gestione fosse andata peggio) ma con il nuovo contratto ilminimo riconosciuto sarà del 3%. La percentuale, salvo future diverse disposizioni resterà invariata fino al termine del contratto. FURTI IN CASA Meccanismi analoghi esistono in altri settori assicurativi. E' il caso delle assicurazioni contro i furti in casa: se la polizza è stata emessa, poniamo, nell'80, con un tasso di 10 mila Iure per milione, e viene rifatta per aumentare l'importo assicurato, può accadere che il tasso salga a 15 mila lire per milione. Ma qui si tratta di una modifica al rischio mentre, nel caso delle polizze vita, la variazione è subordinata alle disposizioni degli enti di controllo, che puntano anche all'equilibrio economico-gestionale delle imprese assicuratrici. CONSIGLIO Per concludere: ci troviamo davanti a un'otfensiva delle compagnie assicuratrici, che intendono annullare le vecchie polizze: l'assicurato, però, non è obbligato ad accettare. E se l'assicurato vuole incrementare il premio? Potrebbe stipulare una polizza aggiuntiva, con i tassi oggi previsti (ammesso che il calcolo globale dei costi la renda conveniente). Giuseppe Alberti

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