Tim, addio alla fusione e in vista partner esteri

Tim, addio alla fusione e in vista partner esteri Tim, addio alla fusione e in vista partner esteri $1 tratta probabilmente del titolo più penalizzato sia durante la complessa vicenda che ha caratterizzato l'Opa Telecom, sia in seguito. Basta pensare che, ad inizio anno, il prezzo delle azioni Tim era arrivato fino a 7,2 euro, mentre ora si colloca decisamente sotto quota 6. INTERESSE Dopo la bocciatura assembleare del piano Bernabò (che inizialmente prevedeva la conversione dei titoli Tim in azioni Telecom con un concambio piuttosto interessante; l'idea si era successivamente modificata, trasformandosi in un'Opa da parte di Telecom sulla controllata), su Tim sono piovute le vendite da parte degli investitori istituzionali. La mag- gior parte di essi, infatti, ha preferito concentrarsi su Telecom e Olivetti, «abbandonando» il titolo della telefonia mobile. Che, probabilmente, faticherà un poco a tornare ai livelli precedenti. CONVERGENZE Dal canto suo,, l'amministratore delegato Olivetti non ha alcuna intenzione di procedere alla fusione di Tim e Telecom. Il suo progetto prevede piuttosto di puntare sull'inevitabile convergenza tra telefonia fissa e mobile, attraverso strutture commerciali parallele, e sta cercando alleanze internazionali nel mobile. DIVIDENDI Il piano industriale di Olivetti prevede, inoltre, la distribuzione del 90% degli utili sotto forma di dividendo (un premio ai risparmiatori motivato dal fatto che, in questo modo, sarebbe molto più semplice fare affluire nelle casse della Telecom le risorse finanziarie necessarie per ridurre il proprio indebitamento). CEDOLE Se cosi fosse, diventerebbero assai interessanti le azioni di risparmio: sulla base delle stime sull'utile '99, il rendimento cedolare sarebbe compreso tra il 5% e il 5,5%, rendendo così estremamente probabile un apprezzamento futuro del titolo. Anche le azioni ordinarie appaiono, nella fase attuale, del tutto sottovalutate, ma la distribuzione dell'intero utile attuale può ridurre le opportunità di crescita future.

Persone citate: Bernabò, Olivetti