Il vate e Padre Pio

Il vate e Padre Pio STRANA VISITA Il vate e Padre Pio ED'Annunzio invitò Padre Pio al Vittoriale. Correva il 1924. Il Vate scrive al frate: «E per ciò me testimonianza della tua purità e del tuo acume di Veggente l'aver tu consentito a visitarmi nel mio Eremo, l'aver tu consentito a un colloquio fraterno con colui che non cessa di cercare coraggiosamente sé medesimo». La lettera (finora inedita) è un tassello di Scrittori per Padre Pio. volumetto appena uscito per i tipi di Interlinea (pp. 61. L. 10.000, a cura Antonio Motta). Pare, scorrendo il testo, che il Vate si riferisca a una visita «reale» del francescano. Ma in quel periodo il futuro Beato non poteva lasciare il suo convento, per ordine del Sant'Uffizio. Forse la visita avvenne in sogno. Non solo D'Annunzio. Testimonianze sul Padre escono dalle penne di Bacchelli («Delle stimmate e dei miracoli non si discorse (...). E questo (...) mi fece al ripensarci più disposto alla meraviglia ed al rispetto insieme»), dai taccuini di Bargellini, Greene, Piovane, Baldini e altri ancora. Ib.ql.

Persone citate: Antonio Motta, Bacchelli, Baldini, Bargellini, D'annunzio, Greene, Padre Pio