PICCOLI INFERNI DA FAULKNER

PICCOLI INFERNI DA FAULKNER PICCOLI INFERNI DA FAULKNER LE PALME SELVAGGE William Faulkner traduzione di Bruno Fonzi Adelphi pp 302 L 35 000 AULKNER concepì Le palme selvagge a quarant'anni, ossia nel pieno della sua maturità artistica, mentre scriveva a Hollywood, per mille dollari la settimana, dialoghi che di rado finivano nei film. Neanche lui seppe retrospettivamente spiegare in modo convincente l'anomala struttura del romanzo, due racconti distinti, ambientati a un decennio di distanza, che procotlono a capitoli alterni, uno occupando più spazio del secondo: in seguito altri editori li stamparono, talvolta, autonomamente. In realtà le due storie hanno molto in comune, a partire dal pessimismo ironico e anche da una certa misoginia. In quella principale un giovane aspirante medico, che ha fatto grandi sacrifici per studiare e cui mancano solo poche settimane per concludere il praticantato indispensabile all'esercizio della professione, è travolto dall'amore carnale per una donna sposata, la quale di propria iniziativa pianta in asso marito e figli e fugge con lui, convincendolo che abbandonarsi alla passione vaio la rovina sociale. La coppia illegittima deve infatti rassegnarsi a una vita precaria, lei guadagnando qualche soldo con certe figurino che scolpisce, lui mediante espedienti al posto dell'unico mestiere al quali; si è preparato. Alla lunga finiscono nell'Utah, in una miniera che sta per chiudere, dove lui dopo aver praticato un aborto sulla moglie del diri i d f l tanto sulla propria compagna; il tragico linaio avviene sulla costa del Texas, fra le palme spazzate da un vento nero.. Lo sfondo dell'altro racconto è la granile piena del Mississippi nel 1927. Un forzato che lavorava all'aperto con altri, quasi un bruto (venticinquenne, è in galera da sette anni, dopo un goffo tentativo di rapina a un treno), viene travolto dalle acque a bordo di un'imbarcazione e si trova a salvare una donna incinta. Nei giorni seguenU, sempre trascorsi in una lotta primordiale ■contro gli elementi, la donna partorisce a il l'orzato continua a occuparsi di lei, por un po' di tempo addirittura improvvisandosi cacciatore a mani nude, fin quando non riesco a tornare alla civiltà, a consegnare la donna e il neonato e a costituirsi, beccandosi cosi altri dieci anni per tentata evasione. Nel primo caso abbiamo dunque una gravidanza evitata, in maniera cieca e selvaggia, e con conseguenze funesto; nel secondo, invece, un eroico prodigarsi per far nascere un banbino. Nel primo caso la donna è una maliarda irresponsabile, che trascina l'uomo alla perdizione; nel secondo è un oggetto, poco più di un ventre gonfio, e colui che compie gesta sovrumane per lei nemmeno la conosce, ma agisce come obbedendo a un istinto superiore. In sta per chiudere, dove lui dopo aver dirigente si trova a dover fare altret- entrambi i racconti lo sfondo è l'America dalla natura grandiosa e [jossente, quella dipinta da pittori come WLnslow Homer (appropriatamente sulla copertina dell'edizione Atlelphi): ma la pastorale è una pastorale angosciosa, la Terra Premeva è diventata im inferno. Minatori polacchi subumani lavorano senza capire quello che fanno, a 40 sotto zero - la fuga a Ovest dei due amanti è dominata dal gelo, un gelo che confonde la ragione; l'Old Man River delle piantagioni di cotone è un cieco turbinio di fango, carogne, serpenti, topi, zanzare che si accaniscono sulla schiena del forzato impedendogli persino di dormire. L'acqua, questo elemento tradiziunalmente amico, è ostile: terrificante per violenza durante l'inondazione, malevola coi suoi miasmi quando gli amanti cercano di rigenerarsi trasferendosi in riva all'oceano. Il contatto con questa natura produce uomini primitivi, inarticolati, come i polacchi e i Cajun delle paludi, oppure orrendi e spietati, come i molti che negano aiuto ai forzato quando non gli sparano addosso, ovvero gli esponenti della giustizia che infieriscono sullo sciagurato medico mancato. Il cupo libro contiene pagine di strepitosa bravura a proposito dell'indomabilità del detenuto, a giustificare la fama di Fan lk - ner basterebbe quella col suo coipo a corpo con un alligatore. Per l'occasione Mario Materassi ha recuperato la pregevole traduzione di Bruno Fonzi del 1956, aggiornandola sull'edizione critica moderna e operando piccoli cambiamenti per renderla conforme al gusto evolutosi nel frattempo: encomiabile operazione che non mostra tracce degli interventi, tranne l'indecisione fra mac china «da» scrivere e macchina «per» scrivere. Quale sarà la lezione 1956, e quale quella 1999? Masollno d'Amico William Faulkner: due racconti distinti ambientati a dieci anni di distanza tra Utah e Mississippi LE PALME SELVAGGE William Faulkner traduzione di Bruno Fonzi Adelphi pp 302 L 35 000

Persone citate: Bruno Fonzi, Mario Materassi, William Faulkner

Luoghi citati: America, Hollywood, Texas, Utah