PICCOLE CANAGLIE DA BAR KRIMINAL di Sergio Pent
PICCOLE CANAGLIE DA BAR KRIMINAL PICCOLE CANAGLIE DA BAR KRIMINAL KRIMINAL BAR Piero Colaprico Garzanti pp. 237 L 22 000 IENE presentato - in copertina corno «la nuova voce dol noir italiano», e già ci immaginiamo sgozzamene d'importazione anglosassone, autopsie iperdettagliato, killer senza permesso di soggiorno pronti a dileguarsi nel traffico di un babeli co fine settimana in coda per il maro, l'unico, vero, italico marchio Doc, Invoco - ina qui chi ci marcia? a noi sembra di inquadrare il profilo da Magico Alvernian del compianto Scerbanenco, e andiamo a soffiar via la polvere dai suoi ritratti scolpiti nel tempo di una Milano violenta ma non ancora luciferina, caotica porche pulsante di boom da ipertensione sociale, impietosa come cominciava a presentarsi l'indifferenza di tempi nuovi e sconosciuti, atl alta velocità. Colaprico, inviato tli Repubblica e autore di due saggi ben conosciuti Duomo Connection e Manager Calibro lì - ci porta a spasso con disinvoltura - anche stilistica - per uria Milano cho ha già assorbito e superato il trauma scandalizzato di Tangentopoli. Una «metropoli di provincia» densa di attività lucroso da galera, sparso in un hinterland pullulante di ipermercati d'ogni ben di ilio, tabbricuzze e impreso artigianali, ma in qualche modo ancora legata alla vecchia «mala» quasi nostalgica cantata dalla giovano Vanoni e dal primo stralunato Jannacci. Saranno pure trucidi e senza pietà i personaggi raccontati da Colaprico, ma nella loro inquieta disumanità tro artigianali, ma in qualche modo ancnostalgica cantata dalla giovano VanSaranno pure trucidi e senza pietà i pnella loro inquieta disumanità tro¬ viamo solo - in aggiunta alla delinquenza di stampo «classico» - una bella dose di nevrosi metropolitana, ili quello cho fanno dar di testa ogni tanto - anche al buon ragioniciRossi che elimina a mazzolate l'intera famiglia por poi suicidarsi. Non ci sono brave persone, è vero, ma in coito inolio proviamo quasi tenerezza per queste canaglie ben battezzato dall'autore, che sponsorizzano i loro traffici a suon eli rapine, spaccio, sequestri, investimenti illeciti e quant'altro. Senza una trama prefissata, il «Kriininalbar» di Colaprico rincorre i vari destini da un capitolo all'altro, iniziando col tiro mancino effettuato dal miserabile fotografo freelance Misservillo nei confronti del boss Ferdinando Natalone Nando il Colombiano - per arrivare alla giustizia (inalo - sempre in termini malavitosi - che raggiunge «Mtssi» tra le pareti di casa, dopo l'amore con la cornificata moglie Agnese, ex ili Comunione e Liberazione. In mezzo sono maramaldate da bettola e da galera, con l'ex capitano dei carabinieri Corrado Genito - ora investigatore privato sempre protito a dirimere losche faccende, con un piede nel salotto della giustizia e l'altro nel fango del malaffare. Colaprico ce la mette tutta, ma questa Milano ormai poco bevibile sta ben ancorata allo sue radici tli cronaca spicciola: non ò un nero che ci spaventa - semmai ci muove a umana pietà - quello del trio Ecidi Bosnia, Predili e Miche il Feto, giovanissimi factotum della malavita; né tantomeno ci sorprende l'abilità minorenne dell'aspirante attore hard Laerte Piatti col suo mortale piano d'arricchimento senza fatica; e al più ci amareggia la sfiga sentimentale del piccolo culturista Motozappa, mentalmente pronto a far sfracelli ma incapace di affrontare gli occhi di una donna. Il Kriininalbar è uno spaccato di umanità sballate in una metropoli cho comunque vede, arriccia il naso e dimentica. In questo collettivo gioco di fregarsi a vicenda, i vari personaggi sembrano agire fuori tlal coro sociale, in un limbo di vite deviate cho nascono, agiscono e si perdono senza suscitar scalpore. Ci sono più violenza e più rabbia, d'accordo, ma in fondo sono proporzionate alla fretta di vivere e di azzoppare il prossimo che contraddistinguono anche tutta quella umanità all'apparenza immacolata che, di buon mattino, affronta la sua giornata rampante dopo ima colazione da mulino bianco e il bacio in fronte alla consorte e agli eredi. Poi" via coi massacri da traffico e le pugnalate fedifraghe da ufficio. Sergio Pent KRIMINAL BAR Piero Colaprico Garzanti pp. 237 L 22 000
Persone citate: Colaprico, Corrado Genito, Jannacci, Piero Colaprico, Scerbanenco, Vanoni
Luoghi citati: Bar Kriminal Kriminal, Milano
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