UN POETA LAUREATO VERY BRITISH VERY MEDIOCRE di Claudio Gorlier

UN POETA LAUREATO VERY BRITISH VERY MEDIOCRE Parliamone UN POETA LAUREATO VERY BRITISH VERY MEDIOCRE G LI amici inglesi, scrittori o critici, a cui chiedo un'opinione su Andrew Motion, il quarantasettenne Poeta Laureato nominato alla cari¬ ca il 19 maggio scorso, mi ris|K>ndono senza imbarazzo: «Non l'ho letto», con l'aria di aggiungere: «Perché mai dovrei». Certo, si può obiettare che una simile istituzione, che rientra nel «molto britannico», possiede ormai un valore del tutto simbolico, ma il predecessore di Motion, Tecl Hughes, morto l'ottobre scorso, va sicuramente considerato uno dei maggiori poeti di lingua inglese del nostro secolo. Insisto sul britannico, piuttosto che inglese, poiché sembrava di capire che questa volta la scelta sarebbe caduta su una personalità non necessariamente insuline. Derek Walcott, il poeta caraibico premio Nobel, che per la sua ascendenza in parte africana in parte britannica si definisce provocatoriamente e consciamente «bastardo», aveva offerto la propria candidatura, con opinabile modestia, affermando che avrebbe accettato la nomina quale atto di omaggio alla memoria di Ted Hughes. Oltre al nome del Nobel Walcott circolava quello di un altro poeta di indiscussa statura, premio Nobel pure lui, Seamus Heaney. Ma Walcott ha il torto di vivere prevalentemente negli Stati Uniti, dove insegna, e in quanto al nord-irlandese Heaney, è dichiaratamente repubblicano, onde non potrebbe cantare le lodi del monarca, che ufficialmente lo nomina, sia pure su proposta del primo ministro. Si era sussurrato che Tony Blair puntasse su un «poeta tlel popolo», e che nel suo gabinetto qualcuno vedesse bene, figuriamoci, Paul McCartney, il quale, tutto sommato, si può lecitamente considerare ormai un'istituzione. Invece, ecco il trionfo pieno dell'establishment, con il serioso Times a lodare dell'opera di Motion il «very British», la sua tranquilla sensibilità. La raccolta forse più nota di Motion -:i intitola Love in Life, Amore nella vita, e l'autore viaggia spesso all'estero - è stato anche in Italia - leggendo i suoi versi al pubblico del circuito del British Council. Fatto non trascurabile, visto che tra i suoi cornili ti rimane tuttora torello di celebrare casa reale, gli si deve una composizione in morte della principessa Diana. Professore universitario e studioso, Motion ha dedicato biografie critiche a Keats e a Philip Larkin, a sua volta uno dei poeti più significativi del Novecento, morto nell'85 e che, ironia della sorte, aveva rifiutato la nomima a Laureato. Qualche modifica, comunque, è stata apportata alla prestigiosa carica, che risale al 1670 con la nomina di John Dryden, uno dei grandi della letteratura inglese: era a vita, mentre d'ora innanzi verrà limitata a dieci anni. In compenso, prevedeva tradizionalmente cento sterline e una cassa di sherry all'anno, mentre adesso la cifra è salita a cinquemila sterline. Nessuna invidia in casa nostra? Raggiunto dalla notizia a Sydney, dove si trovava per partecipare a un festival letterario, Motion ha dichiarato che «onorerà le responsabilità tradizionali», scrivendo poesie per tutte le «occasioni regali» e sui «più ampi temi nazionali», affermazione al momento piuttosto rischiosa, mi sembra, con le bombe sulla Jugoslavia. Il poeta, dunque, è mediocre, ma Dio salvi la Regina. Claudio Gorlier

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Stati Uniti, Sydney