La Germania punta sul Welfare di Emanuele Novazio

La Germania punta sul Welfare La Germania punta sul Welfare Nel mirino tornano pensioni e sussidi Emanuele Novazio corrispondente da BONN Rispanni sulle pensioni (con un rinvio degli aumenti previsti nei prossimi due anni) e sui sussidi di disoccupazione: per sanare il buco di 30 miliardi di marchi nel bilancio 2000 senza aumentare le tasse, il nuovo ministro Hans Heichel imbocca la strada dei «tagli sociali»; con una scelta che meglio non potrebbe simboleggiare il cambio della guardia alle Finanze, dopo il clamoroso e burrascoso abbandono di Oskar Lafontaine lo scorso marzo. Ma che riporta il governo rosso-verde al percorso compiuto da Helmut Kohl e Theo Waigel, un percorso vituperato dall'allora opposizione Spd: la responsabilità di governo costringe il Cancelliere Schroeder e i suoi ministri a fare i conti con la realtà, e a riconsiderare interventi giudicati nel passato «anti sociali». A differenza del predecessore momentaneamente tornato a vita privata, secondo il quale la domanda andava sostenuta con la spesa pubblica, il credo di Heichel alle prese con un bilancio a «rischio Maastricht» è «risparmiare»; sempre che non siano necessari anche ritocchi all'Iva («I costi della guerra nel Kosovo non sono ancora noti e potrebbero riservare sorprese per le casse dello Stato», ha sottolineato di recente il ministro). I tagli agli aumenti delle pensioni, secondo fonti concordanti, non seguirebbero tuttavia il criterio previsto dal governo Kohl, che ne aveva ipotizzato un collegamento con 1 aumento delle attese di vita e la conseguente modifica della «porzione di popolazione con diritto alla pensione». Secondo la formula messa a punto dall'ex ministro del Lavoro Norbert Bluem, quest'anno le pen¬ sioni avrebbero dovuto aumentare dello 0,5% in meno. Heichel e il successore di Bluem, Walter Riester, interverranno invece sulle pensioni - a quanto pare - per risolvere problemi immediati di bilancio, senza un progetto complessivo di contenimento della spesa. I dettagli saranno noti soltanto dopo le elezioni europee di domenica prossima. Ma secondo indiscrezioni di stampa, Riester avrebbe proposto di ridurre gli aumenti alle pensioni previsti per il 2000 e il 2001, per far diminuire di oltre 4 miliardi di marchi i sussidi federali alla previdenza sociale. Altri 4 miliardi sarebbero risparmiati tagliando i contributi concessi dallo Sato ai disoccupati. Basterà? Finora, Eichel è riuscito a coprire soltanto la metà del buco di 30 miliardi di marchi con una serie di riduzioni di spese concordata con i vari ministeri: interessato anche quello della Difesa, nonostante l'aggravio rappresentato dalla guerra nel Kosovo, con risparmi di 3 miliardi e mezzo di marchi per l'anno prossimo. Il collega responsabile costruzioni e tra sporti, Franz Muentefering, do vrà rinunciare a sua volta ad alcuni grandi progetti autostradali. Critici e minacciosi i Verdi: i tagli alle pensioni e ai sussidi di disoccupazione non si faranno, promettono. L'esperienza insegna che se Schroeder lo vorrà, gli ecologisti si piegherano. Il cancelliere tedesco Schroeder

Luoghi citati: Bonn, Germania, Kosovo