L'Indonesia cancella l'era Suharto

L'Indonesia cancella l'era Suharto Voto democratico dopo 54 anni, cade il tentativo di salvare il vecchio regime L'Indonesia cancella l'era Suharto Trionfa l'opposizione GIAKARTA L'Indonesia volta pagina: Suharto esce sconfitto, quasi umiliato, alle prime elezioni libere dal 1955 a oggi. Un anno fa, una protesta studentesca provocava la sua caduta. Ora l'opposizione democratica travolge un partito al potere ininterrottamente da 32 anni. I primi dati di domenica, quando 130 milioni di cittadini hanno avuto la possibilità di esprimersi con un voto, parlano di un partito, il Pdi-Struggle (Partito di Lotta Democratica) di Megawati Sukarnoputri, la figlia maggiore dell'ex presidente e fondatore della repubblica, avviato verso la vittoria con l'80 per cento dei voti. Gli indonesiani sono stati chiamati a esprimere la loro preferenza per 462 dei 500 parlamentari del Paese. Gli eletti, insieme a 200 persone indicate dal governo e ai 38 parlamentari scelti dall'esercito, a novembre voteranno per il nuovo presidente. Secondo un funzionario del partito, nelle regioni orientali, a Timor Est, alle isole Molucche e a Irian Java, che per via dei fusi orari hanno chiuso le urne prima del resto deU'irnmenso arcipelago, il Pdi-Struggle avrebbe ottenuto tra il 70 e P80 per cento delle preferenze. A Giakarta, la capitale che conta 12 milioni di abitanti, i consensi in favore del Pdi si aggirano intorno al 50 per cento. Per il partito governativo Golkar del presidente B.J. Habibie, pupillo e successore di Suharto, la sconfitta si profila netta. Persino le persone più vicine all'ex-presidente nell'esclusivo quartiere di Menteng, nel centro di Giakarta, hanno disertato il Golkar in favore del Pdi-Struggle. Suharto si è recato a votare accompagnato dai famigliari e sotto gli occhi delle telecamere ha ostentato calma e sicurezza. Basso il consenso elettorale ottenuto dall'organizzazione musulmana Nahdlatul Ulama (Nu), la Lega degli accademici musulmani guidata da Abrurrahman Wahid, e dal Partito del Mandato Nazionale (Pan) di Amine Rais. La libertà di voto, la possibilità di eleggere, per la prima volta da decenni, i propri rappresentanti senza costrizioni né intimidazioni, ha avuto sugli indonesiani un effetto euforico. «E' stata una festa della democrazia», ha dichiarato Hartmut Schauerte, deputato al parlamento tedesco e membro del gruppo di osservatori europei. «Ora la speranza è che, a voti contati, i partiti non rovinino tutto con le loro beghe di potere». E' quello che successe nel 1955, l'anno delle ultime libere elezioni. Con le forze politiche che si accapigliavano e l'economia allo sfascio, il presidente Sukarno - padre di Megawati assunse i pieni poteri e li con-, servò per dieci anni, fino a quando fu estromesso da Suharto, che instaurò un'altra dittatura, durata fino al maggio dello scorso anno. Qualche indizio di difficoltà tra i partiti dell'opposizione si è già manifestato. Il partito islamico di Amien Rais,, leader del partito del Mandato Nazionale (Pam), alleato di Megawati, ha definito le notizie del suo successo nelle regioni orientali «inaccurate e premature». Megawati è diventata la figura più importante dell'opposizione indonesiana da quando ha vinto il controllo del partito democratico indonesiano (Pdi), le cui origini risalgono al partito nazionalista creato da Sukarno negli anni Venti. All'inizio del 1995, Megawati era diventata leader di un ampio spettro di gruppi politici in opposizione al presidente Suharto, che lei accusava di nepotismo e corruzione. Nel giugno 1996, però, era stata estromessa dalla guida del partito da un Congresso di frondisti promosso dalle autorità di Giakarta. Un'estromissione che provocò violenti scontri a Giakarta tra i sostenitori della Megawati e i militari, con un centinaio di feriti. Dopo le dimissioni di Suharto, la Megawati è emersa come leader del nuovo partito di Lotta per la democrazia (Pdip) e i suoi maggiori sostenitori si trovano nelle parte orientale e centrale di Java. Ieri, ha siglato il suo trionfo. [e. st.) Modesto secondo i primi risultati anche il consenso al potente partito islamico Successo personale della signora Megawati figlia di Sukarno, padre dell'indipendenza L'ex dittatore Suharto (sopra) si è recato alle urne ostentando calma e sicurezza. A lato Megawati Sukarnoputri, la vincitrice, leader democratica

Luoghi citati: Giakarta, Indonesia, Timor Est