Kosovo, la pace al rallentatore

Kosovo, la pace al rallentatore Slitta il voto dell'Orni per mettere fine ai raid. Trattative difficili anche fra i generali Kosovo, la pace al rallentatore Tra Nato e Russia ancora contrasti sulla risoluzione BONN. Il filo della trattativa è ripreso a Bonn, dove e riunito il G-8, e nelle altre capitali che contano: Bruxelles, Belgrado, Washington, Mosca. L'accordo fra occidentali e Russia sul testo di una risoluzione da presentare al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si avvicina: dei 20 punti nei quali è articolata la risoluzione, 17 sono stati quasi completamente risolti mentre sui restanti 3 la distanza con Mosca resta ampia. I serbi si erano impuntati sulla fascia di smilitarizzazione di 25 chilometri all'interno della Serbia e sul numero dei poliziotti ammessi in Kosovo. E il disarmo dell'Uck è una grana, sulla quale non c'è unanimità di vedute tra gli alleati. Intanto i due nemici continuano a incontrarsi, di nascosto, a un posto di frontiera. In questa fase di semiguerra, Milosevic dispiega tutta la tattica dilatoria di cui è maestro e bombarda pesantemente al confine con l'Albania. I bombardamenti Nato sulla Serbia potrebbero cessare già domani notte, affermano fonti diplomatiche dell'Alleanza: assieme al bastone dei raid aerei, tornati intensi come alla vigilia della pausa diplomatica, la Nato agita anche la carota di una pausa negli attacchi. A tre condizioni: il G-8 dovrà redigere al più presto il testo della risoluzione Onu; entro domani il Consiglio di Sicurezza dovrà approvare la risoluzione che contiene i principi imposti dalla Nato; mercoledì mattina le forze serbe dovranno incominciare il loro ritiro «verificabile» dal Kosovo. DA PAGINA 2 A PAGINA 5 Un elicotterista segue le operazioni nel Mar Egeo delle navi Usa che si apprestano a sbarcare 2200 marines della forza di pace

Persone citate: Milosevic