Pantani «truffaTo»? Il magistrato indaga di Pierangelo Sapegno

Pantani «truffaTo»? Il magistrato indaga LA COMA ROSA INTRA MILLI AULE OIUDIZiARil Il Giro d'Italia si è concluso con il successo di Gotti, ma il caso di Marco resta aperto Pantani «truffaTo»? Il magistrato indaga La Procura di Trento convoca il Pirata come parte lesa Pierangelo Sapegno inviato a CESENATICO Le notizie più clamorose sul Giro sembrano arrivare lontano da qui. La Procura di Trento ha aperto un'indagine d'ufficio per accertare se qualcuno abbia manomesso le provette o le apparecchiature con cui sono stati effettuati i controlli del sangue sui corridori del Giro d'Italia. L'ipotesi di reato è quella di «truffa aggravata». Il sostituto procuratore Bruno Giardina, il magistrato che si è occupato dell'inchiesta sulla funivia di Cermis abbattuta da un aereo Usa, ha inviato ieri un fax a Marco Pantani per convocarlo (come ipotetica «parte lesa») a Trento. Acne cosa può portare quest'inchiesta? Se salteranno fuori testimonianze o prove sulla manipolazione delle provette o delle apparecchiature, allora, lasciano capire gli inquirenti, una seria ipoteca graverebbe sulla validità del Giro appena vinto da Ivan Gotti e segnato soprattutto dal caso Pantani. Un'indagine d'ufficio significa innanzitutto che non è scattata in seguito a una denuncia di parte. Ieri, il sostituto procuratore Giardina ha predisposto anche una doppia perizia sulle provette già analizzate a Madonna di Campiglio e sui macchinari utilizzati dall'Uci, l'Unione ciclistica internazionale, durante quei controlli. Non si conoscono ancora ufficialmente i risultati di questi esami. L'analisi del sangue, eseguita dal professor Vittorio Rizzoli, responsabile del reparto di ematologia dall'ospedale di Parma, però, avrebbe ri¬ portato gii stessi valori di ematocrito accertati sabato mattina. E quindi superiori alla norma. Ma, fanno capire ancora gli inquirenti, il discorso dei valori non è quello decisivo. E' più importante stabilire se le tarature delle macchine sono state manipolate. Potrebbe significare, par di capire, che con quelle macchine nei casi precedenti il valore del sangue avrebbe potuto essere diverso, con una tolleranza più alta di quella che è stato notificato. E che quindi anche altri corridori avrebbero dovuto essere fermati prima, come l'altro giorno è stato deciso per il Pirata. Per fare un esempio: il 52 di ematocrito di Pantani di sabato mattina sarebbe stato 49, se effettuato con la stessa macchina tarata in maniera diversa, il giorno prima. E dunque, tutti quelli che avevano 49 quel giorno, non avrebbero potuto continuare il Giro. D'altro canto, cimai, che il va¬ lore del sangue di Pantani accertato sabato mattina dall'Uci fosse irregolare, lo ammette anche il dottor Roberto Rempi, il medico della Mercatone Uno che l'altro giorno continuavaa ripetere di non riuscire a capire quel che era successo. Ieri, invece, diceva: «Noi non mettiamo in dubbio i valori di Madonna di Campiglio. Però, nel caso di Pantani, quello che non si capisce, controllando le sue cartelle cliniche di questi ultimi tempi e degli ultimi giorni, è come abbia potuto avere questo sbalzo». I risultati, dicono a Trento, verranno resi noti oggi. Bruno Giardina, che è titolare fra l'altro anche della più clamorosa inchiesta sul sangue infetto mai fatta in Italia, vorrà forse ascoltare oltre a Pantani pure molti protagonisti di questo Giro. Sembra un destino dello sport di questi ultimi anni quello di finire nei corridoi dei Palazzi di Giustizia. Nasce il sospetto d'una manipolazione delle attrezzature usate nei controlli Ombre e dubbi sul caso Pantani (a lato) nel Giro d'Italia finito ieri a Milano con il successo di Gotti Si adombra l'ipotesi di una sorta di sabotaggio contro Marco

Persone citate: Bruno Giardina, Giardina, Ivan Gotti, Marco Pantani, Pantani, Roberto Rempi, Vittorio Rizzoli