Riparie il match euro-dollaro

Riparie il match euro-dollaro Vertice dei governatori G-10 dopo la difficile settimana della moneta unica Riparie il match euro-dollaro Banchieri a caccia di ricette per la stabilità MILANO Governatori delle banche centrali dei Paesi più industrializzati (G-10) a gran consulto oggi a Basilea. Un appuntamento annunciato (si celebra l'assemblea generale ordinaria della Bri, la Banca dei Regolamenti Internazionali) ma che assume una maggiore importanza visto il delicato momento attraversato dal mercato dei cambi. La caduta libera dell'euro (venerdì quotato a 1,0315 contro il dollaro), su cui tra l'altro ò scesa improvvisa ma fragile - una cortina di silenzio anche dall'euro-vertice di Colonia, sarà con tutta probabilità all'ordine del giorno della riunione che lunedì mattina nella città svizzera vedrà confrontarsi i supertecnici monetari delle grandi potenze. Al di là delle ricette che i governatori potranno mettere a punto per sostenere la moneta unica, scesa ai minimi storici, l'appuntamento elvetico misurerà il grado di attenzione che le autorità monetarie rivolgo- no alla questione. Più volto nelle ultime settimane, prima dell'improvvisa, nuova débàcle dell'euro, i governatori, Wim Duisenberg della Bce e Hans Tintmeyer della Bundesbank in testa, hanno ripetuto di non nutrire particolari timori per l'andamento della moneta unica: «Sul lungo periodo, ho molta fiducia nella performance dell'euro», ha detto il presidente della Bce il 2 giugno scorso a Francoforte prima dell'inatteso, nuovo tonfo. In attesa di conoscere gli umori della Bri, sul tavolo europeo resta per ades¬ so la semplice raccomandazione emersa dall'eurovertice tedesco: quella cioè di sostenere lo sviluppo produttivo e l'occupazione «con il simultaneo concorso di una politica macroeconomica orientata alla crescita e alla stabilità e di ampie riforme strutturali». Non ci saranno comunque solo i cambi e l'euro debole a tenere desta l'attenzione degli osservatori a Basilea: crescita, patto di stabilità e riforme strutturali, c'è da scommetterci, terranno banco. In più, ad un anno dall'avvio della crisi asiatica, è probabile che i governatori forniranno un «resoconto» sui costi del ciclone che ha travolto buona parte del mondo finanziario. I timori paventati a lungo tra le economie industrializzate, soprattutto per il possibile impatto sui mercati finanziari mondiali, non si sono avverati e, forse, oggi vi è un po' più di ottimismo di 12 mesi fa: l'importante, si dirà, sarà di tenere sempre alta la guardia perché il pericolo non è passato. II presidente della Banca centrale europea Wim Duisenberg

Persone citate: Banchieri, Hans Tintmeyer, Wim Duisenberg

Luoghi citati: Basilea, Colonia, Francoforte, Milano