La Rai: «Marta Russo è un fatto da spiegare»
La Rai: «Marta Russo è un fatto da spiegare» Zaccaria e Celli rispondono alle critiche La Rai: «Marta Russo è un fatto da spiegare» «"Porta a Porta" andrà in onda domani non possiamo tacere e neanche rinviare» roma Il presidente della Rai Zaccaria e il direttore generale Celli rispondono ai rilievi mossi alla trasmissione «Porta a Porta» condotta da Bruno Vespa sul caso Marta Russo (programmata per domani) ribadendo che «i grandi fatti che attraversano la società non possono non essere trattati, spiegati e approfonditi dal servizio pubblico radiotelevisivo», il quale «tacendo o rinviando, come si dice, a tempi migliori, si sottrarrebbe al suo ruolo e alla sua funzione nei confronti del pubblico». La dichiarazione congiunta del presidente e del direttore generale - diffusa ieri dalla Rai - ribadisce altresì che il trattamento dei grandi fatti deve avvenire «con le regole sancite in quella carta dei diritti e dei doveri varata dal consiglio di amministrazione e che si basa sui principi della completezza dei punti di vista, l'imparzialità, il rispetto delle diverse opinioni e della sensibilità dei telespettatori. Anche in questo ca- Marta Russo so - prosegue la dichiarazione - sentiamo le nostre responsabilità e con noi le sentono i professionisti che operano in azienda e che sono in grado di valutare le situazioni e le scelte da fare. Sull'applicazione di quei principi vigilano anche in via preventiva gli stessi direttori ed il direttore generale che sono pronti a trarne le debite conseguenze». «Il vertice aziendale - continua la dichia razione - si è astenuto fin qui dall'intervenire per rispettare chi ha l'obbligo di lavorare su queste cose in una distinzione dei ruoli che va sottolineata e difesa». E conclude: «Concordando con molti dei giudizi espressi e prima di tutti quelli del presidente della commissione parlamentare di vigilanza e del segretario della Federazione nazionale della stampa, rilevano che in questa, come in altre occasioni, non ci sia stata un'approfondita riflessione, al di là delle emozioni pur rispettabili, sul dovere di informazione e sul ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo». lAnsa) Marta Russo
Persone citate: Bruno Vespa, Celli, Marta Russo
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