«Diventerò il Baudo toscano» di Alain Elkann

«Diventerò il Baudo toscano» «Mi piace condurre, è quello che sognavo e in più mi pagano» «Diventerò il Baudo toscano» Conti: lui è troppo grande, io studio Alain Elkann CARLO Conti, si sente il Pippo Baudo del 20007 «Per carità. Magari. E' troppo grande. Lui ha fatto la storia della tv. Io sono un conduttore semplice. Però, chissà, spererei di diventare come Baudo». Ma lei chi altro ammira? «Renzo Arbore. Andavo a scuola ascoltando "Alto Gradimento" con il transistor e l'auricolare bianco. Ascoltavo la "Hit Parade" di Luttazzi. Arbore è la spalla ideale per un comico. Io ho fatto questa esperienza con Pieraccioni e Panariello». Lei è un comico? «No, assolutamente. Porgevo le battute ai comici». Ma le piace quello che fa? «Sì. Da grande volevo fare il conduttore e l'ho fatto. Spero naturalmente di perfezionarmi e aumentare il carisma, la personahtà e l'autorità che in questo mestiere sono molto importanti». Maurizio Costanzo ha molto carisma? «Sì, moltissimo». E Bonolis? «Senz'altro. Ognuno ha il suo stile. I grandi sono Corrado, Mike e non dimentichiamo Tortora». Perché vuol fare il conduttore? «Perché mi riesce. Ho imparato il mestiere facendo la gavetta negli spettacoli, nelle piccole tv, e sto cercando di migliorarmi». Ma lei è anche giornalista? «No, non ho tesserini, ma nelle radio private ho fatto di tutto. Io sto tentando oggi di fare però solo il conduttore in questa fase della mia vita. Voglio fare bene quello che sto facendo». E il suo programma ideale quale sarebbe? «Con "In bocca al lupo" mi sono divertito moltissimo. Mi piacerebbe certo arrivare a "Domenica in", che un passaggio obbligato per un conduttore. Sono contento di aver cominciato con i bambini, con'"La tv dei ragazzi". I ragazzi sono gli interlocutori, i telespettatori più attenti e più severi». E come si sta in Rai? «Io molto bene perché mi sento apprezzato e stimato. Mi sento utile perché il preserale è molto importante. Quest'anno abbiamo ottenuto risultati straordinari. Abbiamo staccato la concorrenza con una media tra l'8 e il 10% di share, e talvolta fino a 12 punti; abbiamo dato la linea al Tg 1 spesso con 1 ( I milioni di telespettatori». Lo rifarà? «Sì, il prossimo anno sì, ma da gen- naio farò anche sette prime serate e poi il sabato sera». Accompagnato anche da una donna? «Dipende. L'estate mi porterà consiglio anche per modificare un po' "In bocca al lupo"». Niente vacanze? «Sì, è dal gennaio '98 che sono sempre in onda e devo staccare, non si può essere sempre in onda, si rischia anche di annoiare il telespettatore. Ho bisogno di una vacanza di relax. Non so ancora dove, magari semplicemente a Castiglioncello con una sdraio, il mare e un po' di sole». E anche una ragazza? «Se c'è meglio, ma in questa fase della mia vita non c'è nessuno. Sono due anni che non ho una storia importante. Speriamo che l'estate mi porti qualcosa». Si sente solo? «No, sto bene con me stesso. Mi pia ce vivere solo, stare solo, guidate da solo. Sarà che vivo e lavoro fra tanta gente». Però alla partita ci va con la mamma «Non sempre. Di solito vado solo. Lei viene quando c'è "Quelli che il calcio" e così diventa un'occasione per stare insieme». E la Fiorentina? «E' la parte di me che riguarda la mia città. E' la mia fede sportiva. Fa parte del mio essere fiorentino. E Trapattoni è stato un grande. E' ar¬ rivato come un ex nemico e ha dimostrato con i fatti di essere un grande professionista. Credo che tra le tante sfide della sua vita questa sia stata la più difficile e ancora una volta è riuscito a vincerla». E Cecchi Gori? «Dà tutto il cuore nelle sue cose. Sembra un po' scalmanato, ma i fatti gli hanno sempre dato ragione. E' un sanguigno, ma va bene così». E lo scudetto al Milan? «Ci sono squadre più abituate a stare in vetta, ci credono fino alla fine e forse sia la Fiorentina sia il Parma e sia la Lazio a un certo momento non ci hanno più creduto». Lavorerebbe in Mediaset? «Non se ne parla; lo scorso anno c'è stato un interesse ma quest'anno in Rai mi sono sentito bene, molto più utile e ho avuto ragione di restare». E tornerebbe a Telemontecar- lo? «E perché no? Non mi sono inai preoccupato del marchio. Quando facevo "Aria fresca" a Teleniontecarlo mi preoccupavo di arrivare in casa della gente. L'unico, vero, grande sovrano del nostro mestiere è il pubblico. Il problema non è se sono due milioni o 10 milioni i telespettatori, il problema è la miglior professionalità possibile». E' contento di essere così popolare? «Diciamo che il pubblico mi riconosce e mi dimostra affetto, simpatia e a volte mi dicono anche parole molto belle. Pochi giorni fa una signora al supermercato mi ha fermato e mi ha detto che il marito era morto da due mesi e io ero l'unica cosa che le aveva ridato il sorriso». Nella vita privata cosa fa? «Mali, io lavoro in gran parte. Sto attivo 24 ore su 24. MS vò'molto bene così perché il mio lavoro è il mio amore, il rnio mestiere è il mio divertimento'n io pagherei per farlo. Faccio quello che ho sempre sognato e anche, cosa incredibile, mi pagano». Come li spende i suoi soldi? «Li metto da parte, e poi cambio spesso automobile. Adesso ho un jeeppone, il grande Chcrokee Chrysler. Io spendo poco perché vengo da una famiglia modesta e so cosa vuol dire non potersi comprare un paio di pantaloni quando si vuole. Adesso non e più cosi, posso comprarmi tutti i pantaloni quando voglio». I suoi amici sono toscani? «Sì. Siamo cresciuti insieme con Pieraccioni e Panariello. Andiamo a mangiare la pizza sempre nello stesso posto, siamo sempre gli stessi. Ci siamo sempre divertiti insieme e abbiamo bisogno tutti sempre di trovare energie dalla nostra terra». DOMENICA CON si sente il Pip 20007 agari. 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Quest'anno abbiamo vinto sulla concorrenza trainando verso il Tgl anche 10 milioni di spettatori juento gli amici di sempre che sono Panariello e Pieraccioi Spendo poco perché so cosa vuol dire non potersi comprare un ; paio di pantaloni quando si vuole «Dà tutto il Sembra un pfatti gli hannoE' un sanguigE lo scudet«Ci sono square in vetta, cie forse sia la Fe sia la Lazionon ci hanno Lavorereb«Non se ne pastato un interRai mi sono sutile e ho avuE tornereblo? «E perché nopreoccupato facevo "Aria carlo mi preocasa della ggrande sovranè il pubblico.sono due milispettatori, il professionalitE' contentpolare? «Diciamo chesce e mi dime a volte mimolto belle. Pgnora al supmato e mi hamorto da ducosa che le avNella vita«Mali, io lavattivo 24 orene così perchamore, il rnivertimento'nFaccio quelloto e anche, cgano». Come li sp«Li metto daspesso automjeeppone, iChrysler. Io vengo da unacosa vuol direun paio di pa Solo da due anni: il mio mestiere è l'unico amore Vorrei arcare a «Domenica in» sto perfea^nandomi. Quest'anno abbiamo vinto sulla concorrenza trainando verso il Tgl anche 10 milioni di spettatori juento gli amici di sempre che sono Panariello e Pieraccioi Spendo poco perché so cosa vuol dire non potersi comprare un ; paio di pantaloni quando si vuole

Luoghi citati: Lazio, Mali