«L'Aviazione, regina delle battaglie» di John Keegan
«L'Aviazione, regina delle battaglie» SPIAZZATI GLI ESPERTI MILITARI «L'Aviazione, regina delle battaglie» Per la prima volta una vittoria ottenuta solo dal cielo analisi John Keegan O cominciato a intuirlo meno di tre settimane fa: la potenza aereo avrebbe potuto vincere la guerra nei Balcani. Ho girato e rigirato questo pensiero da tutte le parti, come un creazionista cristiano di fronte al primo osso di dinosauro. Non volevo cambiare le mie convinzioni ma troppe prove si andavano accumulando perché mi attaccassi a quell'articolo di fedo, sacro per tutti gli analisti militari: le forze aeree da sole non possono vincere le guerre, Se noi Balcani lo cose fossero andate diversamento, scrivevo allora, molti analisti, me compreso, sarebbero sembrati degli stupidi. Ora pare che le forze aeree abbiano vinto e che sia giunto il momento di ridormire come, in una guerra, si possa arrivare alla vittoria. Forse per un attimo dovremmo morderci la lingua. Milosevic non ha ancora concluso un accordo e, finché non lo ha fatto e le sue truppe non cominciano a lasciare il Kosovo, i bombardamenti continueranno. 11 premier britannico e il suo ministro degli Estori hanno dotto che i bombardamenti proseguono per prudenza. L'apparenza però è che 72 giorni di bombardamenti hanno spezzato l'intransigenza del governo serbo. Se l'apparenza si rivelerà giusta, perché gli analisti militari si sono sbagliali? Innanzitutto, come scrissi quando cominciai a vedere la luce, perché avevano profondamente sottostimato il significato di un bombardamento con le moderne anni di precisione. Tutti i preconcetti, adattati sulle prove disponibili, erano basati sull'osservazione degli effetti dei bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, in Corea e in Vietnam. Ma in quolle guerre, la maggior parte delle bombe mancava Libersaglio perché non erano teleguidate. Una volto che il nemico imparava a convivere con i danni secondari, i bombardamenti diventavano una strategia inutile. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale i bombardamenti massicci misero praticamente in ginocchio l'economia tedesca. Ma c'era l'Armata Rossa alle porte di Berlino e gli Alleati nel bacino della Ruhr. Non c'era ancora nessuna prova che le forze aeree fossero strumenti indipendenti di vittoria. Si può ancora difendere quel giudizio storico. Indifendibile invece è l'incapacità degli analisti militari a riconoscere la nuova e significativa tendenza. Il senno di poi rivelerà che, a partire grosso modo dal 1986, nuovo armi, nuove attezzature di sorveglianza e nuove tecniche per raggiungere i bersagli consentivano agli aerei di colpire gli obiettivi voluti con regolarità. I bombardamenti aerei di quell'anno contro la Libia, per impedire a Gheddafi di ospitare e appoggiare i terroristi internazionali, furono screditati o denunciati, in parte perché almno una delle bombe lanciato non colpì il suo bersaglio e provoco invece morti civili, proprio come alcune - di fatto, una minima percentuale - delle bombe lanciatecontro i bersagli serbi li hanno mancati, con esiti tragici. Comunque, poco dopo Gheddafi smise di dare il suo appoggio al terrorismo. Il giudizio militare convenzionale non collegò i due fatti ma una valutazione obiettiva suggerisce oggi che l'accuratezza dei bombardamenti dell'86 lo abbia spaventato per bene. Poi arrivò la Guerra del Golfo. 11 suo esito all'epoca venne celebrato, e lo è tuttora, come una grande vittoria di terra. Lo fu certamente, con l'esercito iracheno distrutto in pochi giorni di combattimenti praticamente senza spendere vite della coalizione anti Saddam. Tuttavia, prima c'erano state sei settimane di bombardamenti intensi e precisi. Una revisione del giudizio potrebbe perciò concludere che l'esercito iracheno fosse già stato sconfitto prima che arivassero i carri armati americani. Dopo questa guerra, non ci saranno più motivi di discussione. Gli aerei e le bombe teleguidate sono state le uniche armi utilizzate. L'esito è perciò una vittoria della forza aerea, e di essa sola. Di solito non si ama ammettere i propri errori. In questo caso, però, sono ben lieto di riconoscere che mi ero sbagliato, almeno finora, e mi rimprovero di non aver visto prima la luco. Per questo motivo: la vittoria delle forze aeree nei Balcani non è solo una vittona per la Nato o per la «causa morale» nel cui nome era condotta la guerra. E' una vittoria per quel Nuovo Ordine Mondiale che, proclamato da George Bush subito dopo la Guerra del Golfo, è stato da allora così tanto deriso. Il fallimento dell'intervento in Somalia, il mancato intervento ir Ruanda e gli otto anni di guerra nella ex Jugoslavia hanno indotto i cinici e i «realisti» della politica estera a dire che anche le più grandi potenze, e qui alludo agli Stati Uniti, sono senza potere di fronte ai misfatti dei tiranni. Se Milosevic non se la caverà ancora una volta, quella previsione ora appare errata. Se Milosevic è davvero un uomo sconfitto, tutti gli altri potenziali Milosevic del mondo dovranno riconsiderare i loro piani. Daily Telegraph-La Stampa Caccia dell'Alleanza pronti a decollare per gli ultimi raid da una base italiana Per la prima volta l'arma aerea è riuscita da sola a piegare Il nemico come sostenevano Clark e Clinton
Persone citate: Clinton, George Bush, Gheddafi, Milosevic
Luoghi citati: Berlino, Jugoslavia, Kosovo, Libia, Ruanda, Somalia, Stati Uniti, Vietnam
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