IL DISAGIO DELLA PACE

IL DISAGIO DELLA PACE IL DISAGIO DELLA PACE Lietta Tornanti! ni LA paro! a «pace» è nei titoli prir cipali di tutti i giornali e telegiornali, ma senza alcuna esultanza. Senza neppure contentezza ne entusiasmo: anzi, si avverte nei me*zi di comunicazione un imbarazzo, una esitazione, una cautela stranita. Certo, fin' hé cadono missili e bomb: moltiplicando sin») ali ultrno minuto le macerie nel < uore d'Europa, la pace non i è: ma il disagio sembra andare oltre la prudenza imposta dalla situazione, oltre ] allarme inquieto di chi tem^ una fregatura. E' un sentimento singola'<.. difficile la interpretare. Vira magari un ennesimo allinearsi ai comportamenti Nato, un'altitudine: se durante tutta a guerra contro la Serbia i n ^dia occidentali hanno in maggioranza echeggiato notiziari e gli .n teglia mei ti bellici Nato, continueranno a farlo pure quando sen bra arrivare la pace. Sara m agari che, al ter- UYA1CATA DEL SECOLO Trieste, tra comunisti profughi e t. ngloamericani ImoUmt A PAGINA23 mini: dt oltre: settanta giorni, s: . omifteia a provare qualc he vergogni per una guerra simile, unilaterale, condotta senza pericoli dall'alto dei cicli, che ha nartirizzato una popolazione ucciso oltre cinquecento civili e distrutto un Paese all< scopo dichiarato di salvaguardare i diritti umani. Sarà che, dopo aver trattato M losevic con gli epiteti peggiori («il nuovo Hitler», «il boia», «il baro», -il fanatico perverso», «il cannibale», «il mostro»), è con Milosev.c che ci si ritrova a trattare: l'enfasi negativa ne esce male, ridicolizzata Sara che nella prospettiva della pace, si fanno più urfenti e precise le infinite diflunltà del dopoguerra: il Kosovo che finirà magari spartito, come un tempo tic rimo, tra forze occupanti diverse, metà Nato, metà russe, con molti vantaggi per i suoi abitanti albanesi ma oo pochi vantaggi per la sua autonomia o indipendenza; gli armati uell'Uck che non intendono smobilitare; il liumi Tragico dei profughi che sarà problematico riport Are a < asa 1< -ro, dato che non hanno più n .anche le rovine di una casa. Sarà magari, alla fine, una nostalgia piecipitosa, il rimpianto istantaneo per un'occasione sanguinosa, sì, ma c he ha tonst ntito di dividersi nettamente tra bellicisti (eventualrm-nte bellicisti dolenti) e pacifisti, che ha permesso di se (iterarsi, manifestare, scrivere, inveire con clamore retorico, senza troppe sfumature: senza quell'esercizio di rizionalità, di pazienza, di tolleranza che è la ricchezza e il peso della democrazia.

Persone citate: Hitler, Pace Lietta

Luoghi citati: Europa, Kosovo, Serbia, Trieste