É Ì.
É Ì. Franca Schreiber Quando sente dire che l'Oriente, con la sua arte, i suoi arredi, i suoi oggetti quotidiani è la gran moda del momento, Franca Schreiber semplicemente sorride. Con sorriso orientale. Così bionda e azzurra com'è, di orientale non ha nulla, tranne il sorriso. Il sorriso educato e compiaciuto di chi sull'Oriente e i suoi straordinari oggetti di antiquariato ha puntato da più di vent'anni, precedendo mode, anticipando mutazioni di gusto, intuendo bellezze. Laureata in lingue (ma col giapponese e con il cinese, per ora, non ha ancora voluto cimentarsi) Franca Schreiber ha incominciato a conoscere l'arte collaborando con il marito antiquario nei primi Anni Ottanta. Le porcellane bianche di Cina sono diventate immediatamente la sua passione e lo studio intenso e approfondito fra un viaggio e l'altro, destinazione Pechino, Tokyo, Canton, Kyoto, le hanno permesso di diventare oltre che un'appassionata, una grande esperta di Estremo Oriente. Ecco perché da lei non solo si ha il piacere di trovare oggetti di grande qualità, ma anche quello di poter conoscere la storia, la provenienza, le particolarità dei pezzi in vendita: bellissimi tavoli giapponesi in lacca, credenze usate per riporre i futon, porta kimono, paraventi, per non parlare delle porcellane, dei tappeti e persino dei cesti da ikebana. Per la clientela di Franca Schreiber, insomma, l'Oriente non è un fenomeno di moda, ma radicata e rolida scelta di cultura. Federica Rosso Sarà suggestione, ma i suoi grandi occhi chiarissimi sotto il caschetto di capelli neri sembrano davvero scrutare il mondo golosi di conoscenza, pieni di curiosità, traboccanti di interrogativi. Sono le domande che Federica confessa di porsi continuamente, osservando ciò che la circonda per penetrare nel profondo, per capire, per reinterpretare e, alla fine, tradurre sulla tavolozza con i suoi oli, le sue tempere, i suoi acrilici. Domande che si moltiplicano in sdoppiamenti, in vibrazioni, che non hanno mai la presunzione di trovare risposte e che infatti creano immagini fluttuanti, evanescenti, intrecciate, sempre pronte ad una metamorfosi, sempre disposte a farsi altro. Proprio come accade alle architetture che nei suoi quadri Federica rende fantasticamente altro, giocando con i riflessi d'acqua. Riflessi, specchi, immagini sdoppiate: non a caso il teatro è l'altra grande passione di Federica, coltivata fin da quando era giovanissima, poco più di una bambina. Oggi, a ventitré anni, però, l'amore per la pittura sta per prendere il sopravvento. Schiva e in fondo timida, orgogliosa e determinata, Federica Rosso è perfettamente consapevole che far professione d'arte è difficile, ma è pronta ad affrontare le sfide con umiltà e determinazione, forte dei successi e degli incoraggiamenti ricevuti, dei consensi tramutati in vendite, a dispetto della sua incapacità-pudore di farsi marketing. Tutte le carte in regola per farcela alla grande, insomma. Brava, Federica! É Ì.
Persone citate: Brava, Federica Rosso, Franca Schreiber, Schreiber
Luoghi citati: Canton, Cina, Estremo Oriente, Pechino, Tokyo
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