IN ARRIVO IL RIMPASTO VIRTUALE di Fabrizio Rondolino

IN ARRIVO IL RIMPASTO VIRTUALE DOPO LE EUROPEE IN ARRIVO IL RIMPASTO VIRTUALE Fabrizio Rondolino IL presidente del Consiglio ha dichiarato in televisione che non vi sarà alcun rimpasto di governo all'indomani delle elezioni europee. C'è naturalmente da credergli E tut tavia non per questo si sono spenti i boatos nei palazzi della politica. Il motivo è presto detto: i rimpasti sono, da che tempo è tempo, un ottimo e pressoché inesauribile argomento di conversazione. Diamo dunque ascolto alle voci che si rincorrono fra ministri e parlamentari. Un tempo i rimpasti garantivano il curri over necessario perche un gran numero di deputati della maggioranza potesse accedere, nel corso della legislatura, alla carica di ministro o di sottosegretario. E servivano soprattutto a registrine i mutamenti avvenuti nei rapporti di forza fra i partiti o le correnti di partito. Oggi sembra alle porte una novità sostanziale, che non sfuggirà agli storici futuri. Com'è noto, numerosi parlamentari hanno mutato schieramento (normalmente, ma non solo, dall'opposizione alla maggioranza). Ora sono i ministri che cambiano partito. Si dice che il ministro dei Trasporti Treu abbia in animo di passare dalla Lista Dini ai Democratici; che il ministro per i Rapporti con il Parlamento Folloni voglia abbandonare Buttiglione per Mastella; che il ministro della Difesa Scognamiglio lasci Cossiga per La Malfa. Vero? Falso? Si vedrà: certo è che questa transumanza di ministri offre a D'Alema una chance inaspettata: il rimpasto virtuale. Il premier non avrà bisogno di sostituire vecchi ministri sulla base di nuovi risultati elettorali: sono ora i ministri che, liberamente, cambiano partito, così da facilitare il necessario riequilibrio fra le forze politiche assicurando però la doverosa continuità di lavoro ai rispettivi ministeri. I vantaggi rispetto al tradizionale rimpasto sono evidenti.

Persone citate: Buttiglione, Cossiga, D'alema, Dini, La Malfa, Mastella, Scognamiglio, Treu, Vero