Testore: Fiat in Italia tornerà sopra il 40%

Testore: Fiat in Italia tornerà sopra il 40% L'amministratore delegato dell'Auto: «Non siamo nella condizione di dover cercare partnership» Testore: Fiat in Italia tornerà sopra il 40% «Presto aprirà uno stabilimento da centomila vetture in Cina» ROMA Una buona fine. La seconda parte del 1999 può portare l'atteso recupero. E' Roberto Testore, amministratore delegato di Fiat Auto, a immaginare più slancio per il gruppo torinese, con la possibilità di tornare sopra al 40% come quota di mercato in Italia e di raggiungere il tetto dei 2,5 milioni di vetture vendute in tutto il mondo nell'anno. Ma è questo secondo traguardo che assume particolare rilievo: il mercato dei Paesi in via di sviluppo attrae per i possibili più elevati ritmi di crescita, mentre quello italiano come quello europeo non offre prospettive straordinarie. Pertanto Testore, nel corso di un'audizione tenuta ieri alla Commissione Industria del Senato, insiste sull'internazionalizzazione della Fiat. In questa fase si punta soprattutto ad accrescere le quote di mercato in Cina, Russia e India. Presto entrerà in funzione a Nanchino, in Cina, uno stabilimento destinato a produrre centomila auto l'anno. Si tratta di un investimento «medio-piccolo», ma definito la «base di partenza» in un'area che appare promettente (tanto che i principali «concorrenti hanno investito moltissimo»). Centomila auto rappresenteranno il 10% del mercato che dovrebbe «rapidamente» arrivare a un milione di auto rispetto alle sole 400 mila oggi vendute in un Paese con dimensioni enormi. Per quanto riguarda il Sud America, scosso dalla crisi finanziaria dell'autunno scorso, è attesa la ripresa. Parlando del Brasile, Testore osserva che è «difficile vada peggio di cosi» (le vendite sono crollate da un milione 870 mila unità nel 1997 a un livello stimato per il 1999 fra 960 mila e un milione e 278 mila pezzi). Continuare a crescere nel mondo è ([iiindi l'imperativo: «L'obiettivo della Fiat è arrivare nei prossimi tre-otto anni a vendere quattro milioni di pezzi». Naturalmente non si trascurano le posizioni in casa: «Noi riteniamo che in Italia nella seconda parte dell'anno dovremmo guadagnare quote di mercato». A maggio la Fiat dovrebbe essere attestata al 38,6%. Per superare il 40% si fa affidamento sulla nuova Punto e sulla Libra del marchio Lancia pronta al debutto. Fino al 2003 sono previsti, con investimenti per 20 mila miliardi, 19 nuovi modelli anche in campi non tradizionali per la Fiat: fuori strada, quattro ruote motrici, lusso. L'occupazione crescerà di 987 unità nel 1999 in aggiunta alle duemila assunzioni degli ultimi due anni. E' vero che il mercato italiano registra una crescita «superiore» alle aspettative e che le vendite di auto potranno raggiungere quota 2,3 milioni. Ma è'un mercato che si muove «a scapito degli introiti e dei margini» poiché «il livello medio dei prezzi è molto sceso». Prima della rottamazione, gli incentivi scattati nel dicembre 1996, fatto 100 il livello medio dei prezzi europei, la Fiat era a 101; adesso è a 97,9. Fa presente Testore: «Ogni punto pesa 200 miliardi e noi abbiamo subito quasi quattro punti di riduzione». In Italia inoltre è cresciuta la presenza delle case giapponesi e coreane. L'amministratore delegato della Fiat Auto precisa anche che non ci sono annunci all'orizzonte per quanto riguarda le alleanze con altri gruppi: «Noi non siamo oggi nella situazione di dover cercare partnership. Questo non esclude che in futuro possiamo dare una diversa soluzione al nostro assetto. Se emergessero opportunità interessanti, verrebbero prese in considerazione dai nostri azionisti». Possibili invece, nei prossimi mesi, annunci di collaborazioni su specifici progetti. Ir. i.]

Persone citate: Libra, Roberto Testore, Testore