«Non temiamo quei quattro cialtroni»

«Non temiamo quei quattro cialtroni» IL PREMBER E I OS NEL MIRBNO «Non temiamo quei quattro cialtroni» ROMA. «Quattro cialtroni ci chiamano assassini ma è una farsa....», così il presidente del Consiglio Massimo D'Alema ha risposto durante il suo intervento a «Italia Radio» sui nuovi atti terroristici. «Che nella sinistra vi siano stati eventi e fenomeni mostruosi - ha detto - non è una scoperta. C'è stato lo stalinismo, e anche Milosevic si presenta come uomo di sinistra, Nel documento delle Brigate rosso c'è solidarietà verso il regime di Belgrado. Ma noi abbiamo rotto con il volto un po' sinistro di una certa sinistra, noi siamo dei democratici». A proposito delle indagini sul nuovo terrorismo, il premier ha precisato che sono gli inquirenti a ritenere che ci sia un rapporto con i latitanti delle vecchie Br. «Gli inquirenti lavorano su indizi e non su questioni filosofiche», ha aggiunto. Sul tema del terrorismo ieri c'è stato un chiarimento tra Walter Veltroni e Fausto Bertinotti. Dopo le polemiche seguite all'omicidio D'Antona, i due hanno deciso di intraprendere una «azione comune» contro il terrorismo. «E' stato un incontro per chiudere una polemica - ha spiegato Bertinotti - e aprire un terreno di confronto tra i due partiti in una condizione di reciproco rispetto». [r. L]

Persone citate: Bertinotti, D'alema, D'antona, Fausto Bertinotti, Milosevic, Walter Veltroni

Luoghi citati: Belgrado, Italia, Roma