Siffredi, porno per passione

Siffredi, porno per passione Attore, otto minuti, nel film della Breillat presentato a Cannes: il «re» del genere si racconta Siffredi, porno per passione «Il mio desiderio è inestinguibile» Simonetta Robinny RuMA~ Como di una miss d'altri tempi a contare, più che il sorriso, orano i famosi 90 centimetri di putto, G0 di vita e 90 di fianchi, cosi di Rocco Siffredi, re incontrastato del porno mondiali; con oltre mille pellicole e quattromila donni.' nel suo carnet, più che l'aspetto piacente, conta la misura del suo peni;: 26 centimetri in erezione che può aumentare ancora se la signorina con cui sta tacendo l'amore gli piace davvero molto. Chiamato all'ultimo momento, per la sparizione di un ragazzotto olandese, dalla regista francese Catherine Breillat a recitare; per otto minuti nel film cerebro-hard «Romance», in uscita in novanta sale in Italia per la Mikaelo da venerdì, Siffredi, abruzzese di Ortona Mare, ex chierichetto, ex marinaio, ex aiuto del fratello pizzaiolo a Parigi, ex modello a Londra per amore di un'inglese, da elicici anni attore porno assai premiato a Cannes con l'Hot d'or, una moglie ungherese, un figlio di lie anni e un altro in arrivo, s'è trovato ad esser precipitato nel cinema di qualità, sia pure quello che indaga con occhio femminista, sul lato oscuro della sessualità delle donne. li la cosa l'ha lasciato stupefatto. «Non sono un attore», confessa, «li non mai pensato di esserlo. Ma se l'idea mi avesse sfiorato, almeno una volta, recitare; in questo film me l'ha fatta passare di testa. Ho fatto il pomo solo perché fare sesso mi piace moltissimo e, pei uni chi; voleva soddisfan; il inestinguibile desiderio, ni,,: c' cu ultra strada. Pare l'amore coti ie ragazze, e in più essere pagato, m'e parsa la soluzione idi:,ne ai miei problemi». Alto, muscoloso, faccia maschile più da slavo che da italiano, però, tratto gentile o diretto, parlare esplicito ma mai volgare, Hocco Siffredi sorprende polla semplicità con cui ha affrontato il suo mestiere. «Un lavoro perfetto per me, di cui mi piace tutto, eccetto il giro che gli si muove intorno Fare l'amore è un atto naturale, anche davanti a una telecamera, ma frequentare certi produttori di pornofilm, a volte, è veramente disturbante;». Fi lei come ha ovviato al problema? «Mettendomi a produrre i film da solo. I francesi sono i migliori, i più liberi, i più spregiudicati, ma noi italiani ci battiamo bene anche perché siamo gran consumatori del genere». Cos'altro la infastidiva nel suo lavoro di pornostar? e<La solitudine, la sera, a casa. Poi ho trovato una moglie e anche il vuoto ò stato riempito». Perché ha accettato questo film? «Ho letto la mia parte e, dal momento che si trattava di rappresentare un incontro sessuale, ho detto di sì. Per di più questo è un film di qualità e se dovevo debuttare nel cinema di serie A valeva la pena farlo alla grande». Intende proseguire? e<Non credo. Monteiro, il famoso regista portoghese, mi ha mandato un copione in cui dovrei recitare 24 pagine nell'italiano di Leopardi ma ho subito rifiutato perché neanche Gassman riuscirebbe a farmele dire». Come va in questo momento il porno? «Se ne produce moltissimo, soprattutto adesso che con le cineprese portatili ciascuno può far da solo. La mia impressione, però, è che nel futuro prossimo il genere entrerà in crisi. Io credo che Stanley Kubrick, con "Eyes wide shut", segnerà uno spartiacque: prima di lui il sesso esplicito era relegato al porno, dopo di lui entrerà definitivamente nel cinema d'autore. Del resto, già il festival di Cannes ha sottolineato questo passaggio con la Breillat e con Carax». Nessuna differenza più tra i due generi? «Non dico cmesto. Il porno vero sarà sempre più duro ed esplicito, magari fatto in casa senza la pretesa di una sceneggiatura, l'altro sarà recitato da attori all'interno di una storia complessa. Come ha fatto Kubrick con Nicole Kidman e Tom Cruise. Anzi, a questo proposito, sono assolutamente convinto che Harvey Keitel abbia abbandonato il set di Kubrick perché lui, da bravo allievo dell'Actor's studio che non ammette finzioni, il sesso con la Kidman lo voleva fare fino in fondo». «Fare l'amore ed essere anche pagato per me è la soluzione ideale Il cinema d'autore sarà più esplicito nell'eros: come l'ultimo Kubrick» Due immagini di Rocco Siffredi nel film «Romance», qui sopra con la protagonista Caroline Ducey

Luoghi citati: Cannes, Como, Italia, Londra, Ortona, Parigi