Calzature, la crisi continua

Calzature, la crisi continua INDUSTRIA Calzature, la crisi continua MILANO. Un '98 da dimenticare, un '99 ancora difficile e una ripresa prevista solo per l'anno prossimo in un contesto dove la debolezza dell'euro aiuta, ma non basta a dare una spinta decisiva all'export: è questo l'andamento del settore italiano delle calzature tratteggiato ieri durante l'assemblea annuale dell'Anci, l'associazione delle aziende del comparto. L'esercizio passato si è chiuso con una produzione in calo rispetto al '97 del 7,6% a 425 milioni di paia per un valore di 15.317 miliardi di lire e con un export sceso del 7,9% a 381,8 milioni di paia, pari in valore di 11.869 miliardi (-3,7%). Nei primi mesi dell'anno la produzione ha visto ancora il segno meno: 3% in quantità e 1% in valore. «Siamo un settore che esporta molto e le turbulenze internazionali ci stanno penalizzando», ha commentato Maurizio Pizzuti, il presidente uscente dell'Anci (al suo posto è stato nominato Antonio Brotini), «Per parlare di ripresa nel nostro settore si dovrà aspettare il prossimo anno». Sui possibili interventi per aiutare il settore è intervenuto il ministro del Commercio Estero Piero Fassino: «Stiamo lavorando su due fronti: la tutela della produzione e dei marchi italiani e il miglioramento degli strumenti a sostegno dell'export».

Persone citate: Antonio Brotini, Maurizio Pizzuti, Piero Fassino

Luoghi citati: Milano