Sos frane in mezza Italia
Sos frane in mezza Italia Sos frane in mezza Italia Ronchi: mille miliardi per la prevenzione ROMA L'Italia si «sgretola». Frane, alluvioni e valanghe mettono a rischio il 45% dei Comuni. La Lombardia è in testa per numero di Comuni minacciati, 687; l'Umbria è la regione con la più alta percentuali; di Comuni a rischio: 9 su 10. Ma la capitale del rischio territorio è la provincia di Lodi: il 95,1% dei suoi comuni è in pericolo. La mappa dell'Italia del dissesto, che vede 1173 Comuni a ri¬ schio «molto elevato» e 2498 a rischio «elevato» (su un totale di oltre 8100) è stata realizzata dal ministero dell'Ambiente in collaborazione con i servizi tecnici nazionali, la Protezione civile e l'Anpa, Agenzia nazionale per l'ambiente. Non è soltanto l'Italia «minore» a correre i maggiori pericoli. Nella mappa del rischio ci sono grandi città come Roma, Milano, Firenze, Torino, Genova, Palermo, cosi come località di pregio come Capri, Ischia, Positano, Taormina, Porto¬ fino, Rapallo, Bosa, Courmayeur, Selva di Val Gardena, San Vito di Cadore. «Per l'Italia a rischio territorio - ha detto il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi- abbiamo assegnato alle regioni circa 1000 miliardi». La quota più consistente è andata alla Lombardia (90 miliardi). Questi stanziamenti potrebbero garantire la sicurezza di oltre un milione di persone. Nella mappa del rischio sono inclusi i Comuni a rischio molto elavato ed elevato. I primi - come ha affermatp, il* ministro - sono quelli in cui ricorrono tre fattori: la ricorrenza di eventi franosi o alluvionali (4 eventi ogni 10 chilometri quadrati); elevatissima fragilità strutturale del terreno con un evengo franoso già registrato nel territorio comunale; eventi calamitosi che hanno fatto almeno 4 vittime e una propensione al dissesto sia strutturale sia su base storica. «Ovviamente - ha detto ancora Ronclù - non tutto il territorio dei Comuni individuati è a rischio. Per la parte vulnerabile vengono predisposte la perimetrazione, le misure di salvaguardia e la messa in sicurezza. Entro il 2000 avremo portato a termine la maggior parte di questa attività e quindi reso più sicura l'Italia». Ronchi ha anche osservato che è più avanzata la circoscrizione del rischio alluvio- t,'j:',..ili .jjMiitinu.,ne. più indietro quella per le frane, «un lavoro questo - ha affermato - molto più impegnativo». Scorrendo la mappa, si rileva anche che il Molise è la regione con la maggior percentuale di Comuni a rischio molto elevato (51,5%), seguito dalla Valle d'Aosta con il 44,6%. Ultima nella classifica del rischio totale la Sardegna (9,3%). «La politica della prevenzione errata - è il commento di Ermete Realacci, presidente di Legambiente - ha preferito spendere 6000 miliardi l'anno per la ricostruzione a catastrofe avvenuta, piuttosto che per la prevenzione». Ma oggi con l'annuncio fatto da Ronchi di destinare 990 miliardi alla prevenzione, per Realacci «potrebbe inaugurarsi una nuova era». «Quella - dice - che interviene con la prevenzione invece che con le ambulanze». [r. cri] 27 35 29 33 29 33 29
Persone citate: Edo Ronchi, Ermete Realacci, Italia Ronchi, Realacci, Ronchi
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