Rinvio a giudizio per Tiziana Parenti

Rinvio a giudizio per Tiziana Parenti L'inchiesta di Genova sul traffico d'armi che ha coinvolto il colonnello Riccio Rinvio a giudizio per Tiziana Parenti L'expm, ora deputato, avrebbe «eliminato» delle prove GENOVA. Tiziana Parenti, ex magistrato ed ex deputata di Forza Italia, ora nelle file dello Sdi, è stata rinviata a giudizio per falso nell'ambito dell inchiesta aperta dai giudici di Genova sul colonnello Riccio. L'ufficiale dei carabinieri, ex responsabile della Dia ligure, sarà processato per associazione per delinquere insieme a tre ex marescialli della sezione anticrimine. Il processo è stato fissato pr il 25 gennaio del 2000 avendo il gup, Anna Invaldi, accolto la richiesta • di rinvio a -giudizio dei pubblici mtajjg$eri dell'antimafia genovese Canepa, Macchiavello e Secondo l'accusa, Riccio e i suoi collaboratori, nelle operazioni contro i narcotrafficanti, avrebbero gestito in maniera troppo «disinvolta» i pentiti. Dòpo aver condotto delle indagini di polizia giudiziaria con l'aiuto di vari confidenti, sarebbero entrati in contatto con i trafficanti, concludendo con loro l'acquisto di sostanze stupefacenti di cui gli imputati talvolta avrebbero omesso in tutto o in parte la segnalazione all'autorità giudiziaria. Di norma, dicono i pm, la sostanza stupefacente veniva sequestrata al momento dello scambio arrestando i fornitori. Inoltre,secondo l'accusa, gli imputati, dall'83 al '92, avrebbero «istigato» chi poi veniva arrestato ad organizzare spedizioni in Italia di ingenti quantitativi di cocaina o di armi. L'obiettivo sarebbe stato quello di acquistare fama per ottenere encomi o promozioni. A coinvolgere nell'inchiesta Tiziana Parenti è stata l'operazione «Jenstar», la nave carica di 5.000 pistole mitragliatrici di produzione cecoslovacca approdata a Savona nel febbraio '89. L'onorevole aveva gestito le indagini quando era pm a Savona. Secondo l'accusa, Riccio e altri marescialli avrebbero «provocato» i commercianti d'armi tanto da indurli ad arrivare a Savona. L'allora pm Tiziana Parenti, allo scopo di evitare che qualcuno potesse rilevare il reato, commesso da Riccio e dai due marescialli, avrebbe restituito il rapporto con alcuni allegati a un maresciallo affinchè quest'ultimo e l'allora maggiore Riccio provvedessero a sopprimere tre telex spediti al fornitore delle* armi e allegati al rapporto con annotazioni di telefonate in realtà mai avvenute. Ac- I cusa sempre respinta dall'on. Pa- 3 renti. Il difensore della parlamentare, l'avv. Giovanni Ricco, ha precisato che «l'accoglimento indiscriminato della richiesta di rinvio a giudizio è ormai una regola rigida che solo in rare occasioni viene infranta e nessuno se ne stupisce». Il presunto coinvolgimento di Tiziana Parenti con l'inchiesta Riccio era emerso due anni fa quando la stessa Parenti aveva presentato un esposto per calunnia nei confronti della sua ex collega del pool milanese, Ilda Boccassini, e contro il pentito Angelo Veronese. Questi aveva avuto un ruolo importante nell'inchiesta che ha poi portato in carcere il colonnello Riccio. Secondo Veronese, Ilda Boccassini gli avrebbe offerto 500 milioni per compromettere la Parenti. E poi aveva ritrattato, [a. 1.) L'ufficiale a processo Avrebbe «usato» pentiti per fare carriera L'on. Tiziana Parenti

Luoghi citati: Genova, Italia, Savona