«Prima guardiamo le carte» di M. Ino.

«Prima guardiamo le carte» «Prima guardiamo le carte» D'Alenici prudente sul sì di Belgrado ROMA Palazzo Chigi sceglie la prudenza nel giudizio sulla lettera inviata da Belgrado all'Unione Europea, o Bottoghe Oscure chiede di verificarne a fondo i contenuti prima di decidere la sospensione dei raid della Nato. «Quella del ministro degli Esteri jugoslavo Zivadin Jovanovic è una lettera abbastanza vaga per quanto attiene ai problemi che ci interessano», ha commentato il presidente del Consiglio, Massimo D'Alema, dopo averne ricevuto copia dalla presidenza dell'Ue. «Tuttavia c'è l'affermazione dell'accettazione dei punti del G-8 - ha sottolineato D'Alema - e bisogna verificare se questo significa la disponibilità da parte di Belgrado a fare ciò che serve per consentire ai profughi di tornare a casa loro». La richiesta di «verificare i contenuti dello lettera» era giunta in mattinata anche dal leader della Quercia, Walter Veltroni (che ha avuto un incontro con D'Alema a Palazzo Chigi). «Se verrà confermata la disponibilità di Belgrado a rispettare il documento del G-8 - ha detto Veltroni - bisognerà sospendere i bombardamenti della Nato per consentire a Russia e Cina di votare in Consiglio di Sicurezza una Risoluzione che faccia propri i principi del G-8». Vel¬ troni esporrà oggi a Colonia questa posizione al vertice dei leader socialisti europei chiedendo anche di condividere la raccomandazione italiana alla Nato di «evitare il ripetersi di attacchi contro obiettivi civili per non pregiudicare le possibilità di successo della diplomazia in queste frangente cruciale». Il nodo resta dunque quello della verifica delle reali intenzioni di Belgrado, affidata alla missione odierna dei mediatori Viktor Cernomyrdin e Mariti Ahtisaari. Fausto Bertinotti (Prc) e Luigi Manconi (Verdi) trovano invece nelle parole di Veltroni l'annuncio dell'allineamento della Quercia alla richiesta di uno stop immediato dei raid della Nato sulla Jugoslavia e parlano di «svolta pacifista». Di Kosovo parla anche il capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, nel messaggio inviato alle Forze Armate in occasione della festa della Repubblica. «Anche in Kosovo siete ancora una volta presenti in prima linea», scrive Ciampi al Sonerale Mario Arpino, capo di Stato Maggiore ella Difesa, sottolineando come «l'assolvimento con dignità ed efficienza di precisi e onerosi compiti, all'interno degli organismi internazionali di cui l'Italia fa parte, è diretto al raggiungimento di una pacifica convivenza fra i popoli balcanici». [m. ino.]