La legge sfratta i domatori dal circo di Antonella Torra

La legge sfratta i domatori dal circo Al Senato il disegno promosso da Wwf e Lav. Nando Orfei: «I bambini non verranno più» La legge sfratta i domatori dal circo Stop agli animali entro due anni Antonella Torra ROMA Elefanti, tigri, leoni, cavalli dovranno lasciare il circo. L'ultimatum scadrà entro due anni, il perìodo di transizione proposto dal relatore al Comitato ristretto della VII commissione del Senato Fiorello Cortiana (Verdi) chiamato a valutare il disegno di legge promosso da Lav e Wwf, sostenuto da oltre 150 parlamentari di tutte le forze politiche e da oltre 150 amministrazioni locali. «Disegno di legge che va approvato al più presto - sottolmea il senatore Fiorello Gordiana (verdi) - perchè tieno conto di due importanti esigenze: il riconoscimento dei diritti degli animali affinchè sia sancito il divieto di utilizzarli per lo svolgimento di esibizioni, esercizi e spettacoli ed il riconoscimento dell'attività circense come attività culturale, incoraggiata con i contributi dello Stato prelevati dal fondo unico per lo spettacolo e con l'abbattimento degU ostacoli burocratici». «Così il circo morirà». Nando Orfei, che lavora con 4 elefanti, 8 tigri, una ventina di cavalli, insorgo contro il disegno di legge e promette battaglia. «Se non potremo più lavorare con tigri, leoni ed elefanti, i bambini non verranno più, i nostri incassi saranno dimezzati. Sono davvero amareggiato». «La proposta è positiva per due motivi - ribatte Adolfo Sansolini, consigliere della Lav - il divieto di uso di animali ed il sostegno ad un settore che deve recuperare il terreno perso in questi anni in pubblico e qualità artistica». Rincara la dose la deputata verde Annamaria Procacci, secondo la quale «l'uso degli animali nei circhi è ormai una pratica inaccettabile per la maggior parte dell'opinione pubblica, perchè vuole creare divertimento privando gli ani mali della loro libertà e obbligandoli a comportamenti innaturali, umilianti e non compatibili con la loro fisiologia». «Sono stupidaggini, gli animali lavorano in tutto il mondo. Dio li ha creati a servizio dell'uomo. Gb artisti del circo sono bravissimi, il mio spettacolo è incentrato sui numeri dogli acrobati, ma i nostri piccoli spettatori amano gli animali e vogliono vederli in pista» dice Nando Orfei. Alle accuse di maltrattamenti e comportamenti innaturali, replica denunciando una persecuzione contro il popolo circense. «I contadini usano gli animali, i cavalli vengono utilizzati nelle gare, ma solo noi veniamo accusati di sfruttarli - dice - piutto¬ sto aboliamo la caccia e chiudiamo le macellerìe. Gli zoo non esistono quasi più, i bambini non hanno altra occasione per vedere gli animali esotici. E non c'è nessuno che ama i propri animali come l'uomo del circo, per me sono come figli. Tutti i circhi hanno leoni ed elefanti: dovremo chiudere tutti, ci uccideranno». Nando Orfei lancia un appello: «Almeno ci permettano di tenere gb animali comuni». Una voce fuori dal coro è quella di Paride Orfei: «lo lavoro dal'91 senza animali perchè credo che sia giusto così». E giu- ra che i suoi spettacoli sono affollatissimi, soprattutto di bambini. «Ai piccoli piace il circo vero, quello dove lo spettacolo è creato da trapezisti, clown e prestigiatori, dove loro stessi possono diventare protagonisti, come era una volta lo spettacolo di piazza - spiega Paride -. L'animale non nasce nel circo, va lasciato nel suo habitat naturale, altrimenti è un esempio diseducativo per i bambini. Senza belve, lo spettacolo circense recupererà la dignità degli artisti, ci saranno più posti di lavoro, il nostro settore ci guadagnerà in prestigio e professionalità». Paride Orfei: io li ho aboliti da anni e gli spettacoli hanno successo lo stesso A sinistra Nando Orfei nella gabbia ' delle tigri. Sopra un altro Orfei, Paride che nei suo circo non utilizza animali

Luoghi citati: Roma, Wwf