Il falso naufrago naviga a caccia di un editore

Il falso naufrago naviga a caccia di un editore Cuneo: Aprile ha aperto un sito su Internet Il falso naufrago naviga a caccia di un editore Da un luogo segreto (forse l'Inghilterra) offre il racconto della sua avventura Lodovico Paletto CUNEO Chi se lo dimentica più Mariano Aprile, l'uomo che sparì nel nulla fingendosi morto in un naufragio? Quel signore con la barba cui i genitori dedicarono una tomba, e che invece se la rideva ai Tropici, aspettando d'incassare i miliardi di 17 polizze sulla vita? Beh, è tornato. E ha ripreso a navigare. Ma in Internet. Ha aperto un sito, e cerca qualcuno che pubblichi un libro sulle sue imprese. Che storia, la sua. A Caraglio, nel Cuneese, lo credevano morto da due anni, quando lo scoprirono sorridente e abbronzato su un'isola deserta. Nel settembre del '93 decise di dare un taglio ad una vita tutta casa e bottega, e pensò bene di fingere un naufragio in Corsica. Era uno skipper superesperto: a Cara- M _. . ., ,. Mariano Apri e glio ci misero un ^ po', prima di rassegnarsi a far incidere il suo nome su una lapide. Finché un capitano della Guardia di Finanza di Cuneo, Pietro Mandia, mise insieme un sacco di prove della sua truffa. Lo condannarono a tre anni. E a pagare 800 milioni: doveva restituirli a un paio di compagnie, assicuratrici, che liquidarono il premio senza farsi troppe domande. Adesso Mariano Aprile, ex venditore di hi-fi, è spuntato tra i siti di avventura, annunciando che vuole scrivere un libro sulla sua storia. Lancia il suo messaggio in bottiglia nel mare, di Internet: «Cerco un editore disposto ad accettare questa sfida». Lo fa in un sito che ha aperto su un provider gratuito, «Geocities»: un network americano con solidi agganci in Giappone. Lo ha chiamato «Il naufrago» in onore e memoria di sé stesso. E ha lanciato il suo appello, scrivendolo al plurale: «Siamo alla ricerca di un editore anche per Giappone e Usa. Vi invi¬ tiamo a rimanere in contatto con noi». ia quando il naufrago Aprile ha agurato questa sua finestra sul mondo, scritta in inglese ed in italiano, un migliaio di persone hanno già letto l'appello. Se abbia o meno avuto delle risposte non si sa. E se 10 sa non lo dice neppure il suo avvocato, Attilio Martino, l'unico che in questi anni ha mantenuto contatti con lui. Qualcuno, nel giro dei bene informati e vecchi amici, sostiene che questo cuneese amante del mare e dei colpi stile «Stangata», adesso vive in Inghilterra. Altri giurano che si è trasferito su un'isola tropicale. Probabilmente non si arriverà a capire chi ha ragione, perchè l'ex naufrago ha deciso da tempo di non rivelarsi più a nessuno. Neppure tramite Internet che. come si sa, consente di seguire le tracce lascio te in rete dai navi- ganti: Aprile, che conosce bene sia 11 mare sia la Rete ha scelto un «provider» gratuito per non essere costretto a stipulare contratti che consentirebbero a chiunque di rintracciarlo. E per la posta elettronica si è arrangiato con quelle società che (in cambio del servizio gratis) ti inondano la memoria del computer con centinaia di offerte pubblicitarie. Ma non ha resistito al richiamo dell'avventura, logandosi con il nome di Settemari. In attesa che qualcuno gli risponda, accettando di pubblicare la sua biografia, e gli garantisca magari quegli introiti che non ha potuto avere dalle assicurazioni, Aprile continua a rimanere nascosto. Ha una finestra sul mondo, ma nonio si'può vedere. 'Le-poche persone che, dal momento della sua finta morte, gli hanno parlato, giurano che è dispiaciuto per il dolore che ha causato alla famiglia. Con cui, secondo il suo legale, vorrebbe far pace.

Persone citate: Aprile, Attilio Martino, Lodovico Paletto, Mariano Apri, Mariano Aprile, Pietro Mandia

Luoghi citati: Caraglio, Cuneo, Giappone, Inghilterra, Usa