Satanista picchiato perché violò tomba Tre arresti a Genova di Alessandra Pieracci

Satanista picchiato perché violò tomba Tre arresti a Genova Minorenni in carcere Satanista picchiato perché violò tomba Tre arresti a Genova Alessandra Pieracci GENOVA Uno dei «satanisti» che da gennaio a metà marzo avevano aperto tombe e distrutto lapidi in parecchi cimiteri cittadini (80 milioni di danni soltanto in quello degli Angeli, soprastante Sampierdarena), è rimasto vittima di una spedizione punitiva sabato pomeriggio da parte degli amici di uno dei morti la cui sepoltura era stata profanata. Colpito a pugni e calci, ha avuto 3 costole fratturate e gli è stato asportato un rene. I tre, tutti minorenni, sono stati rintracciati e fermati domenica sera, accusati di lesioni gravissime. Roberto Ferrando, 25 anni, era considerato un «capo» della banda dei «satanisti acidi», come vengono definiti dai sociologi. Ovvero, a differenza dei satanisti che depredano i cimiteri del necessario per le messe nere nei luoghi sconsacrati, si tratta soprattutto di vandali eccitati da droga e alcool che spaccano le lapidi, defecano sulle sepolture, asportano le foto e appiccano incendi. Ferrando aveva dichiarato, in alcune interviste, di avere come massima aspirazione nella vita un lavoro da becchino, o in un obitorio, o presso un'agenzia di pompe funebri. Era attirato dai morti in giovane età, proprio per il senso ancora più tragico e violento di una vita spezzata. Tra le tombe distrutte e depredate, c'era anche quella di Daniele Argiolas, morto il 3 settembre, a 17 anni, schiantandosi all'alba contro un autobus, mentre correva su una moto rubata. Un anno prima, Daniele aveva travolto sei ciclisti uccidendone uno a Vesima, mentre guidava come un pazzo l'auto di un amico. Roberto Ferrando, che abita nel Ponente cittadino, aveva il divieto di uscire la sera. E gli amici di Daniele l'hanno affrontato alle 17, mentre stava rientrando. Erano in tre: René, 17 anni, colombiano, vicino di casa di Ferrando, Jesus, diciottenne tra 4 giorni, ecuadoregno, e Joseph, genovese, 16 anni, gli ultimi due con precedenti per furto, porto di coltello, ubriachezza molesta. «Togliti gli occhiali» hanno detto a Ferrando. Poi l'hanno colpito senza pietà. C'è voluto poco agli uomini della Mobile e della Digos, che all'epoca aveva identificato i satanisti, per arrivare ai tre ragazzi: Ferrando aveva frequentato per parecchio tempo la loro compagnia, insieme cori la sorella di Argiolas. b[J?. Quando era venuto fuòri che proprio Ferrando faceva parte della banda ojje aveva rubato dalla tomba la foto del giovane morto, gli altri lo avevano brutalmente allontanato. Successivamente erano arrivate lettere di minaccia.

Persone citate: Argiolas, Daniele Argiolas, Ferrando, Roberto Ferrando

Luoghi citati: Genova