SENZA VERITÀ' di Lorenzo Mondo

SENZA VERITÀ' SENZA VERITÀ' Lorenzo Mondo OGGI la Corte d'Assise del tribunale di Roma metterà fine al processo per l'uccisione di Marta Russo, non alla vera storia della sua morte. Non vorrei essere nei panni dei giudici popolari che dovranno decidere con persuasa coscienza sul destino dei due maggiori imputati. Perché qualunque convinzione abbiano tratto dalla montagna di parole e di carte, qualunque idea si siano fatta di protagonisti e comparse, esercitandosi di passata nella difficile scienza del cuore, troppe cose resteranno alla fine irrisolte. La geometrica concatenazione di elementi capace di imprigionare e proclamare in modo squillante la verità appare allentata e slabbrata. A ben vedere, i giuramenti e le ritrattazioni dei giuramenti, i ricordi perduti e ritrovati, i silenzi e le omissioni possono, in quel malfido contesto ambientale e investigativo, gio¬ care a vantaggio di colpevolisti e innocentisti: soltanto una manciata in più di lucidità, di sensibilità, di emotività - può far pendere da una parte la bilancia. Del resto l'obliquità, la più radicale e torva, è all'origine di questo assassinio: lo prepara e poi lo nasconde, avvolgendo in una viscida nebbia senso e movente. Non c'è la brutalità irredenta di chi gioca al massacro scagliando massi da un cavalcavia o trasforma in rogo tribale il vagone di un treno carico di tifosi. Qui ci incontriamo con parole come Diritto (Facoltà di...), come Sapienza (Università della...) e stentiamo a capire, a rassegnarci che sotto quella civile e perfin platonica copertura qualcuno abbia deciso di sparare a una ragazza ignara. Forse di chiaro, nella stupidità e ferocia che ci accompagnano ovunque, rimarranno soltanto gli occhi fermi, la fronte preraffaellita della vittima sacrificale.

Persone citate: Marta Russo, Sapienza

Luoghi citati: Roma