LA SFIDA DEL GIUDICE SOLITARIO

LA SFIDA DEL GIUDICE SOLITARIO IL VIA ALLA RIFORMA LA SFIDA DEL GIUDICE SOLITARIO Giovanni Maria Flick DA domani funziona il giudice unico, che è uno degli obiettivi importanti realizzati con il governo Prodi. A qualcuno sembra solo un affare da addetti ai lavori; ad altri sembra solo un cambio di etichetta, un modo di fare ammoina, senza incidere in realtà nel dissesto della giustizia civile e penale. Ad altri ancora sembra sbagliato l'avvio parziale della riforma (ma quella ordinamentale è la parte più ùnportante), nell'attesa che il Parlamento approvi quelle leggi indispensabili por avviare anche la parte penale di essa. Non è così, anche se i risultati si vedranno solo quando la razionalizzazione nell'impiego delle risorse comincerà a dare i suoi frutti: minor durata dei processi; maggior numero di sentenze. La stessa cosa è capitata con il giudice di pace in materia civile e con l'istituzione delle sezioni stralcio, per eliminare l'arretrato civile. Sono riforme, come quella del giudice unico, che tutti invocavano a gran voce prima; che però molti, sempre a gran voce, hanno avversato quando sono arrivate. C'era ad esempio chi voleva tenere in vita delle preture con un carico di lavoro insufficiente e troppo vicine ad altre sedi. Ma è meglio potenziare queste ultime, impiegandovi il personale recuperato dagli uffici soppressi. C'era chi, fra i magistrati, non voleva la soppressione dei posti «semidirettivi», che discende dall'unificazione fra tribunali e preture. Ma è meglio far decidere le cause ai magistrati, piuttosto clie occuparli in lavori burocratici. C'era e c'è tuttora chi, fra gli avvocati, teme l'aumento di competenza penale del giudice singolo, perché darebbe minori garanzie del collegio di tre giudici nella decisione. Ma è meglio puntare più sulla professionalità e preparazione nella decisione, che sulla quantità e sul numero. D'altronde già adesso nei riti alternativi a decidere c'è un giudice singolo e non un collegio. Si tratta, ora, di completare e di sviluppare la riforma del giudice unico; ma anche di coniugare altri aspetti del rapporto fra efficienza e garanzia nel pianeta-giustizia, secondo le ùidicazioni recenti del Presidente Ciampi. E' una delle condizioni essenziali, per entrare veramente in Europa e per poterci restare.

Persone citate: Ciampi, Del Giudice, Giovanni Maria Flick

Luoghi citati: Europa