Il complotto del caldo

Il complotto del caldo — PIALOOO NON TANTO IMMAGINARIO SULL'ANTICIPO DESTATE WÈM Il complotto del caldo Massimo Gramellini FA caldo, neh?». «E' il buco dell'azoto». «Non era quello dell'ozono?». «Azoto, ozono... Certo, un caldo così... Ricorda l'anno scorso?». «Che caldo!». «Sì, ma meno di adesso. Per me c'entra anche la guerra. I* bombe. Bisogna fare qualcosa». «Per la guerra?». «Eh, magari. Per il caldo. Sennò a luglio ondiamo arrosto». «Io ho il "pinguino", ma a parte che fa più rumore di un peschereccio... Quest'anno va l'impianto ad aria condizionata». «Peccato che fa venire la bronchite. E poi i soldi chi li ha? Costa 10 mi¬ lioni. Capito perché fa così caldo? C'è qualcuno dietro. Il governo, le multinazionali». «Sarà, ma io li frego tutti. Mi compro una bella ventola...». «E se la piazza sopra il letto!». «Ormai fa più caldo al Nord che al Sud. Va tutto a rovescio. Se almeno il sole fosse sano...». «A me quest'anno il sole non mi vede proprio. Ho preso l'autoabbron- zante. Una crema, sa». «Funziona?». «Fa-vo-lo-sa! Bè, insomma... a chiazze. L'ho messa sulle braccia. Vede, fa molto ghepardo». «Provi la doccia di luce». «Che diavoleria è?». «Una specie di bara capovolta che a differenza della lampada ti abbronza pure i fianchi. Ne parlava la tv. Non l'ha vista?». «Troppo caldo. E troppa guerra, salto anche i tg. Guardavo solo "Un medico in famiglia" perché mi tirava su il morale: lì non sudano mai. Ma adesso è finito e sono ricominciate le zanzare». «Le zanzare e le tasse». «Stiamo freschi!». «Magari!».

Persone citate: Massimo Gramellini