AUGE', ENTOMOLOGO DEL VIAGGIO

AUGE', ENTOMOLOGO DEL VIAGGIO AUGE', ENTOMOLOGO DEL VIAGGIO M Gazebo Sambuy il sociologo francese espone le sue tesi sull'«uomo turistico» ARC Auge, insieme con John Berger, ha uno degli sguardi più acuti d'Europa: nato come sociologo, sempre di più la sua scrittura serve a metterci in guardia dalle apparenze del quotidiano. Il primo giugno, alle ore 18, sarà ospite della nostra città al Gazebo Sambuy, insieme al suo editor e traduttore Alfredo Salsano, per dare avvio a un breve tour italiano che lo porterà anche nella città di Venezia per la neonata rassegna letteraria «Fondamenta». L'ultimo libro di Auge, «Disneyland e altri non luoghi» (con un titolo meno efficace ma più esplicito in francese, pedissequamente traducibile come «Il viaggio impossibile. Il turismo e le sue immagini») è un capolavoro di velocità e di meditazione, e merita quin- di la possibilità di incontrare l'autore, di chiedergli dei suoi viaggi recenti, della sua capacità di descrivere come gli uomini si comportano in viaggio, proprio oggi che l'industria turismo ha sorpassato in fatturato (e presto in addetti) ogni altro tipo di impresa. Il libro è fatto di nove brevi capitoli, leggibili ciascuno in una pausa tra un trasferimento e l'altro - lo si consiglia sia ai pendolari lavoratori, in special modo sulla tratta TorinoMilano, sia ai forzati del weekend che si fermino a bere un caffé in autogrill; treno e luogo di ristoro all'italiana sono certo fra i più formidabili non luoghi del secondo Novecento! Si comincia con uno spettacolare viaggio a Disneyland, dove tutto è telecamere, macchine fotografiche, tutto è già fondale pronto per eventuali riprese: Auge ci finisce dentro come in un cartone animato, è una specie di entomologo che affronta Roger Rabbit e tutti i suoi: l'intelligenza non esclu¬ de affatto la comicità, anzi il racconto è tanto più efficace quanto più descrive gesti minimi, quotidiani, in cui ciascuno riconosce parte della propria lucida follia, che fa ripetere movimenti assurdi o inutili. Si continua visitando parchi a tema, spiagge, per arrivare a luoghi storici come Mont Saint Michel o Waterloo: luoghi dove non si può non andare c dove proprio per questo è meglio non andare. Per noi torinesi sembra un invito a nozze, riflettendo sulle bellezze straordinarie e ignote della nostra città. Torino sembra il luogo ideale dove Auge consiglia di recarsi: uno spazio da scoprire nella solitudine o in compagnia, senza l'ossessione del già visto. Una città da veri viaggiatori, quali noi siamo. Paolo Verri

Luoghi citati: Europa, Torino, Venezia