LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN ITALIA

LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN ITALIA LA RIVOLUZIONE FRANCESE IN ITALIA LA giornata di studio che ho organizzato per conto del Dipartimento di Storia dell'Università di Torino riguarda l'esperienza politica del triennio repubblicano in Italia (1796-1799), periodo del cui anno conclusivo cade nel 1999 il bicentenario. Si tratta di un periodo che, nonostante la sua brevità, riveste un'importanza fondamentale nella storia del nostro Paese, poiché esso vide manifestarsi idee, aspirazioni, progetti che non sarebbero stati dimenticati, sia che si volesse riprenderli e svilupparli, sia che si volesse rifiutarli. Tra il 1796 e il 1799 l'Italia, invasa dalle armate della Grande Nation, fu teatro del sorgere di una serie di repubbliche che segnarono una netta rottura con il passato. E benché la presenza francese condizionasse pesantemente il «nuovo ordine di cose» (secondo un'espressione che risale al Triennio), si assistè a un dibattito vivacissimo relativo ai grandi temi importati d'Oltralpe: libertà, eguaglianza, democrazia, sovranità. Anche il problema religioso fu oggetto di discussioni e contrasti, in un ampio spettro di posizioni che andavano da quelle atee a quelle cattolico-democratiche. L'espressione «cattolicodemocratico», testé menzionata, fu coniata nel Triennio, e ciò offre l'occa¬ sione di sottolineare che il periodo 1796-1799 fu anche un periodo di innovazioni linguistiche destinate a durare (si pensi, ad esempio, a termini come «propaganda», «moderatismo», «democrazia rappresentativa»). Appunto sui temi indicati sopra la giornata di studio intende riflettere, collocandosi nel quadro di quelle ricerche che hanno ridefinito e ampliato il campo problematico entro cui avevano operato, negli anni Cinquanta-Sessanta, gli storici del giacobinismo. Da qualche tempo sono oggetto d'indagine non soltanto i giacobini italiani, ma tutte quelle forze che, pur schierandosi dalla parte del nuovo regime, indicarono vie diverse per la «rigenerazione» dell'Italia (donde divergenze e contrapposizioni all'interno stesso del fronte repubblicano). Ovviamente non si mancherà di dare adeguato rilievo all'esperienza repubblicana piemontese, che le ricerche di questi ultimi anni - dopo il prezioso e tuttora ineludibile apporto di Giorgio Vaccarino - vanno sempre più rivelando nella sua ricchezza e molteplicità di motivi. Basti segnalare che ben dieci furono i giornali usciti a Torino tra il dicembre 1798 e il maggio 1799; e si tratta di giornali che meritano un posto di tutto rispetto nella stampa periodica del tempo. Va inoltre ricordato che in Piemonte furono pubblicati alcuni interessantissimi catechismi repubblicani, appartenenti a quell'immensa letteratura che, nell'Italia del 1796-1799, si propose di «educare il popolo» ai principi della Rivoluzione francese. Luciano Guerci Venerdì 28 maggio, alle 9,15 alla «Fondazione Luigi Firpo. Centro di Studi sul pensiero politico» di via Principe Amedeo 34, giornata di studio dedicata a «La Rivoluzione Francese in Italia: l'esperienza politica del triennio 1796-1799» con relazioni di Michel Vovelle, Anna Maria Rao, Erasmo Leso. Luciano Guerci, Marina Caffiero. Marco Cerniti. Informazioni: 011/812.29.020.

Persone citate: Anna Maria Rao, Erasmo Leso, Giorgio Vaccarino, Luciano Guerci, Marina Caffiero, Michel Vovelle

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino