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«Disoccupazione zero» Ecco la ricetta di Fini «Un patto fra imprese, lavoratori e famiglie» «Disoccupazione zero» Ecco la ricetta di Fini portogruaro (venezia) La ricetta di An por il lavoro si chiama «Progetto disoccupazione zero» e verrà presentata alla stampa domani a Firenze da Fini, Segni, Taradash e dal prof. Mario Baldassarri, autore del progetto insieme all'on. Giovanni Alemanno. Lo ha annunciato ieri il leader di An Gianfranco Fini, a margine di un comizio elettorale a Portogruaro, in provincia di Venezia. «E' un patto - ha anticipato Fini, parlando con i giornalisti che noi proponiamo alle imprese, ai lavoratori e allo famiglie. Si articola su una serie di iniziative che partono dalla riduzione del prelievo fiscale, dalla riduzione delle aliquote, dall'inserimento nella nostra legislazione di forme partecipative, e anche ovviamente dalla necessità di ridurre strutturalmente le spese, perché il costo del lavoro è il grande problema dell'economia italiana». Il leader di An ha aggiunto che «in tre anni di governo di sinistra a trarre vantaggio è stata solo qual¬ che grande industria del Nord, ad esempio con gli incentivi per la rottamazione, mentre si sono trascurati, soprattutto nel Veneto, le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi, gli unici che possono creare nuova occupazione». Fini ha «difeso» anche i lavoratori dipendenti, criticando invece Cgil, (lisi e Uil, «che organizzano bellissimi concerti rock a Roma ma sono sempre meno presenti per garantire i diritti dei lavoratori e il loro potere d'acquisto». Il leader di An ha inoltre indicato il modello tedesco per introdurre forme di partecipazione dei lavoratori agli utili dell'azienda per migliorare qualità e produttività e quello spagnolo per incentivare economicamente chi tiene con sé malati, anziani e handicappati. Sul piano fiscale, infine, ha proposto di considerare il reddito in relazione al nucleo famigliare e di avviare una nuova politica a favore della prima casa, «che in Italia - ha sostenuto - è gravata dalle tasse più alte del mondo». [r. LI