«La mia vita a caccia delle donne più belle» di Alain Elkann

«La mia vita a caccia delle donne più belle» Riccardo Gay: per diventare una top ci vuole personalità e fortuna «La mia vita a caccia delle donne più belle» Alain Elkann ICCARDO Gay, come si diventa agente di fotomodelle? «La mia è una storia un po' particolare. Frequentai Scienze Economiche all'Università, poi morì mio padre. Entrai al "Corriere della Sera" come correttore di bozze, poco dopo nacque la rivista Amica e fin trasferito alle iniziative speciali tra cui gli studi fotografici, dove venivano naturalmente realizzati i servizi di moda. Eravamo i primi italiani a prendere le modelle a Parigi». Quali modelle? «Erano fotomodelle, allora non c'era il boom degli stilisti. Lavorai lì per un paio d'anni, poi andai a Saint Tropez per sei mesi a pensare a cosa fare o decisi di aprire a Milano un'agenzia di modelle con mia sorella Lucetta. Iniziammo in modo molto povero, avevamo solo un fattorino e un contabile. Tra le prime modelle che abbiamo avuto, ci sono state isa Stoppi, poi Barbara Bach, quindi Twiggy, Veruska». Erano bellissime. «Stupende. C'era anche la Shrimpton. Allora esistevano 200 modelle in tutto il mondo e al massimo 500 agenzie». Oggi quante sono? «Ci sono 10 mila agenzie e 800 mila modelle». Che cambiamento. «Allora le modelle non avevano mai meno di 22 anni, oggi a quell'età non si considerano più perché è troppo tardi per iniziare». Oggi a che età si comincia? «A quindici o sedici anni, quando vanno ancora a scuola». Lei dove le trova? «Abbiamo scouting in tutto il mondo. Ricordo il primo grosso scouting sulle modello delrEst. Fui un pioniere. Era il 1986 e venni invitato dai sindacati centrali di Corbaciov in Unione Sovietica per organizzare il primo concorso di bellezza della storia russa. Si chiamava Miss Photo Urss. Alte selezioni parteciparono oltre 108 mila ragazze provomenti da ogni angolo dell'ex impero sovietico. Alla fine ne abbiamo premiate 12. Le feci venire a Milano per i Mondiali di calcio dove Luca di Montezemolo mi chiese di far sfilare 160 modelle». Quali modelle famose ha scoperto? «Eva Herzigova in un concorso di bellezza in Cecoslovacchia. Poi abbiamo scoperto Monica Bellucci che subito cominciò a lavorare per Elle francese. Abbiamo anche lanciato Valeria Mazza. Oggi una dello prime star del mondo viene dall'Estonia, ha 18 anni, e si chiama Carmen Kass». Quanto ci vuole per diventare una star? «O si riesce in mi breve lasso di tempo o mai. Oltre alle doti di fotogenia, serve anche la fortuna. Bisogna essere scoperte da uno stilista, da un grande fotografo o da una rivista di moda. Con noi cominciò anche Cuoi Alt, a soli 15 anni». L'era delle super star alla Claudia Schiffer ò tramontata? «Noi rappresentiamo la maggior parte ili queste donne famosissimo: la Turlington, Naomi Campbell, El¬ lo McPherson, Eva Herzigova, Kate Moss». Finirà il periodo d'oro di queste grandi modello? «Naomi è ancora la più grande del mondo. Ma non ce ne saranno più, non ci sarà un momento magico di donne simbolo come quello che è appena passato. Erano donne che volevano avere successo, essere delle star. Adesso sfilano delle top model che la grande massa non conosce. Tra le mie clienti ci sono anche Carla Bruni e Monica Bellucci. E l'ultima che rappresentiamo ò Megan Gale, la donna degli spot Omnitel, un'australiana molto bella e che promette benissimo». Gli stilisti sono in declino secondo lei? «No, assolutamente. Rimangono a galla, naturalmente, solo i bravi. Ne nascono tantissimi, poi la maggior parte sparisce». Chi sono i più bravi stilisti? «A me piacciono moltissimo Versaco, Armeni». E Piada, Cucci? «Sono grandissimi stilisti e continuano a crescere. E non sono da meno, Ferrè, Dolce e Gabbana e Krizia». Chi sceglie le modelle per la sfilata? «Di solito le suggeriamo noi. Quest'anno abbiamo cercato di dare un look un po' diverso. Abbiamo proposto ragazze brasiliane, belle, che hanno avuto grande successo. Abbiamo fatto tornare di moda la bellezza classica». E la Casta? «Non ho il piacere di conoscerla. Rende moltissimo in televisione, ma sulla passerella mi ha un po' deluso. Non tutte le fotomodelle sono delle indossatrici». *-\V\ X'V Cosà ci vuole per essere una grande indossatrice? «Serve una corta "allure", una certa a 1 tozza : triT1,75 e 1' 1,80 o la Casta non ha queste misure. In altre parole non ha il fisico giusto». La Moss però è molto piccola. «E' un caso unico. Ha una grande personalità, l'ha scoperta Calvin Klein». Lei si diverte nel suo lavoro? «Mi sono divertito moltissimo a viaggiare, cercare lidi nuovi. Ma oggi come oggi in agenzia siamo 40. Io non ho più l'età e forse il lavoro è più stressante». Con tutte queste belle donne -intorno/ non le gira mai ia te-->>•« »•'■■■sta? (ride) «No. Sono sposato con una bellissima ex modella tedesca, ho due figli. Mi rendo contò pero che questo mondo fa girare la testa a tanta gente». La bellezza è 0 suo cavallo di battaglia? «Per una modella è certamente importante essere bella e sana, ma, come ho detto, ci vuole grossa personalità, come ne hanno, per esempio, Naomi Campbell, Carla Bruni ed Eva Herzigova. Fino a ieri ero a Miami a cercare modelle, dopodomani vado in Sudafrica por cercarne altre: ne vedremo centinaia e forse ne sceglieremo solo due o tre al massimo. Pensi che facevamo il concorso Bellissima e da tutta Italia rispondevano con fotografie circa 5 mila ragazze». Si diventa molto ricche-lavorando da fotomodella? «Se una modella diventa una top e viaggia in continuazione certo diventa molto ricca, ma, soprattutto, deve gestire bene i suoi soldi». Davvero le modelle vivono in un mondo tutto loro, lontane dalla gente comune? « «Noi.è una.'npniea che va sfatata d;„Lm,„ ,i;,.„ „v.„ ♦^.,*;^ol Bisogna dire che lavorano tantissimo durante le sfilate: provano e riprovano, fanno delle generali prima della' sfilata, poi c'è la sfilata. Bisognerebbe calcolare quanti chilometri percorrono al giorno sulle passerelle con i tacchi a spillo. La sera non escono perché sonò stanche e l'indomani devono ricominciare a lavorare». Lei ha guadagnato molto? «Sì, vivo bene, non mi manca assolutamente nulla». Come vive? «Sto con la mia famiglia, che adoro, in campagna, vicino a Novara e mi tolgo molti sfizi». Quali? «Per esempio faccio lunghi weekend in Sardegna o vado ai Caraibi Però perdo sempre più capelli, perché crescono anche le preoccupazioni». Che rapporto ha con i suoi fi gli? «Mio figlio di 14 anni mi fa diventare matto perché pensa sempre alla moto e poco alla scuola». Si interessa di modelle? «Ci penserà. E' alto un metro e 82, biondo, con gli occhi blu come sua «Frequenta l'università, facoltà di nata di cavalli». Lei ama pescare? «Sono andato spesso a Cuba o in Kenya a pescare in altura. Mi considero fortunato di non fare il travet». Cosa vorrebbe ancora fare? «Ogni tanto mi pongo questa domanda. E ho un sogno nel cassetto. Magari trovare una casa in un'isola dei Caraibi, fare della pesca, ma conoscendomi rimarrei lì una settimana e poi tornerei a Milano». fi fi // sogno nel cassetto? Andare a vivere in una casetta . ai Caraibi. Ma so che resisterei poco, poi tornerei a Milano p p fi fi La Casta? È troppo bassa Rende bene in tv ma in passerella mi ha deluso ri» e fortuna {Cognome fW.- H«<>\\i9.mm».m.: >n^,li{iiiM|i,. <itt£0ÌAO62Q AKMWIW raildanu-' kmq rivi!» ptetadoiw SSWISl.......,...'.. itesi* UHS«W«t là 1 * 1^^^^^^^^^^^^^^^^ | Firms do) llfotaf*. 1 I:-':; .'■ ' . . t A sinistra Monica Bellucci ' A lato Riccardo Gay con la figlia Giorgia • a destra Eva Herzigova DOMENICA CON