New Age, un mito in svendita di Foto Panorama

New Age, un mito in svendita Conchiglie magiche, profumi taumaturgici e macchine antiacari oscurano la filosofìa della «nuova era» New Age, un mito in svendita // salone di Milano tra magia e business Pino Corrias MILANO Spegnete l'autoradio. Sintonizzatevi con la vostra «voce guida», come dice lo psico-guru Michel Hardy. Tenetevi accanto il vostro (caro) angelo. Attraversate le onde negative del traffico, dell'afa, delle tangenziali e infilatevi - 20 chilometri a Sud di Milano terrestre - nello scatolone bianco di Lacchiarella. Non crediate di entrare in un ipermercato, anche se potrebbe essere verosimile. Le porte della percezioni - insegnava il lisergico Aldous Huxley - sono improvvise, quanto l'illuminazione. Improvvise quanto questo cartello tremolante: «Ampio parcheggio», che potrebbe anche essere un messaggio. Ecco fatto. Abbiate fede, prima o poi da queste parti - Secondo Salone della New fr Next Age - incontrerete anche voi la vostra Marika, riccioli, orecchini, collane, venuta qui proprio per voi da una distanza non quantificabile («Sto molto in giro». Cioè? «In giro!») a guardarvi dritto negli occhi, con la sua «macchina magica di psi¬ cografia» che allinea a destra «i tratti beta, le novità della vita», a sinistra «i tratti alfa, cioè l'amore». Chiaro. E al centro? Ve lo diremo più tardi. . Perché Marika sarà l'approdo e la rivelazione finale, ma come in ogni avventura iniziatica che si rispetti, prima dell'approdo c'è il viaggio che è fatto di spazio e tempo. Più un paio di spremute d'arancia biologiche. Più differenti panoplie di candele degli stati d'animo, maglioni in lana naturale, incensi himalaiani, fiori, minerali, cappelli, amuleti, sedie per meditare, poltrone con massaggio shiatsu incorporato, piscina per le coccole, vasche per la vitalità. Persino una macchina soffiante, la Big Power, che una signora grassa e soffiante ti spiega in trenta secondi netti: «Vede l'acqua che ribolle qui dentro? Vede questa fessura? Da qui entrano tre metri cubi d'aria al minuto. L'aria viene lavata, ionizzata, purificata» Si fa vicina, rivela quello che le sta più a cuore: «In più aspira e uccide gli acari». Gli acari. «Questo è il segreto: gli escrementi degli acari, che fanno venire le faringiti, l'asma. Lei ha l'asma? Tutto dipende da loro, non lo sapeva?». Gli escrementi degli acari. Il viaggio è dentro a questi 3 mila metri quadrati di esposizione e fiera quest'anno inititolati alle «Profezie del Terzo Millennio» (Nostradamus, Malachia, Gioacchino da Fiore) che all'apparenza profilano il nero della guerra e delle varie apocalissi (la prima disponile al 2236), e che la New Age ricolora di rosa e di speranza raccontandoti che qualunque piano inclinato della vita non esiste, se smetti di pensarlo, che qualunque accidente è un passaggio verso un altrove. Che ogni negatività scompare, se solo ci si abitua a pensare positivo. La New Age è un'onda o come dice Calogero Falcone della Librerie Esoterica «un concetto che collega», un'acqua di risacca «dove puoi trovare di tutto, ciarlatani e santi, pietre da nulla o sabbia purissima». Numeri per quantificarla non ce ne sono e quelli che girano sono finzioni o al massimo approssimazioni: 6 milioni di adepti in Italia, si scrive di solito, e 3200 miliardi di fatturato annuo. Ma chi li ha mai contati? E come? Ci proverà il ministro Livia Turco che qualche mese fa ha istituito una commissione per il censimento di tutta la polvere e le sette e le chiese e le congregazioni che si addensano intorno a questa coda di cometa partita una ventina d'anni fa dal luogo più ricco e più annoiato del pianeta, la California, per scintillare veloce sui malesseri del mondo occidentale come ventosa semplificazione di una cosa complessa come la vita. 0 addirittura la felicità. Occupandosi «di tutto ciò che non si vede» la New Age resta imprendibile, etera, sfuggente. E' una panacea portatile e spesso ingenua, spesso ridicola, come le conchiglie sumeriche che una certa signora Marina di Brescia ti rifila per «divinazioni metafisiche». O il tipo allampanato che ti allinea otto olii da massaggio per cancellarti «tutti i problemi interiori». O la smandrappata romana che ti aggancia all'improvviso: «Lo sai che abbiamo vari cor- pi?». No, le dici. E lei: «Quattro per l'esattezza, il più vicino è quello eterico. Se vuoi ti ci faccio la foto così ti vedi i campi d'energia e capisci». Capisci cosa? «I blocchi che c'hai a livello emozionale», dice lei. O il simpatico suonatore di Didgeridoo, che poi sarebbe un lungo ramo di eucalipto cavo usato dagli aborigeni, che emette una sorta di profondo «Om» armonico. O almeno così sostiene lui, il Tanni, che ha per nulla aria aborigena, è di Como, spiegandoti che por suonarlo «è necessaria una respirazione diaframmatica e circolare». Così il suono diventa esercizio. E l'esercizio ti porta al sogno. E il sogno ti cancella le angosce. Ci sono tutte queste robe, dentro allo scatolone della New Age, magari inoffensive nel loro ottimismo. Altre d'autentica cultura, come la musica di Alan Parsons, come le bioarchitetture, come il Feng Shui e naturalmente come lo yoga, lo Zen, il buddismo, la medicina ayurvedica. Ma è pur sempre la paccottiglia a colpirti, le furbate commerciali, lo sciocchezzaio pescato nelle culture più stravaganti e piii marginali intrappolate in oggettistica du baraccone (il sasso magico, il pro¬ fumo taumaturgico). E la completa confusione di immaginari inconciliabili tra loro, da Padre Pio allo sciamano tuvino, dal professor Di Bella al Buddha, che solo qui stanno uno accanto all'altro. Con il rabdomante, l'avventista, l'eretico, l'ufologo, lo specializzato in ipnosi. Chiaro che la Chiesa (quella ufficiale) non vende niente di buono in questo ribollire di irrazionalismi pagani o neomistici, sentendoci sempre troppa puzza di zolfo. Il Papa, senza andare troppo per il sottile, ha già scomunicato l'onda e a intervalli regolari le autorità ecclesiatiche (ultimo è stato il cardinal Ratzinger) rinnovano le condanne, denunciano le ambiguità, sottolineano i rischi di perdizione esoterica. Mu francamente lo spettacolo di questi stand e del pubblico che dondola da una divinazione all'altra, da un proposta di massaggio a una lettura della mano, assomiglia di più a una inoffensiva terapia di gruppo con bimbi e bimbe eccitate. Non è poi così vero che persino qui tvitti credano a tutto. 11 Rune è Marika con la sua macchina magica: colonna a destra la vita, colonna a siiùstra l'amore. E al centro? «Al centro ci sono io, il mio lavoro, con questa roba ci faccio le fiere...», dice seria. E questo numero al centro cos'è, il messaggio? «Ma no! - fa lei con un sorriso standard-ago -. Cinquemila è la tariffa. Le hai spicco?». Il tema sono le profezie del Terzo Millennio, ma qui convivono yoga, Zen padre Pio e Di Bella Gli adepti sarebbero 6 milioni: la Chiesa li condanna mentre il ministro Turco vuole censirli A Milano è cominciato il secondo salone della New & Next Age [FOTO PANORAMA]

Luoghi citati: Brescia, California, Como, Italia, Lacchiarella, Milano