Il turismo viaggia con il vino

Il turismo viaggia con il vino I produttori faranno da guida tra botti, bottiglie, cucina e bellezze del territorio in cui lavorano Il turismo viaggia con il vino Domani mille cantine d'Italia aprono le porte Vanni Cornerò TORINO Lui non io sa, i vecchi contadini non hanno avuto mollo tempo per leggere, ma è un jx>' come Giovanni Drogo, il protagonista del «Desorto dei tartari». Sta li seduto sulla panchetta sotto il portico o guarda il via vai di gente e automobili nell'aia della sua cascina. Oggi, i figli e i nipoti, la chiamano «Azienda agricola», ma per lui e rimasta cascina, con tanto di nome; mamma dei bricchi, dei «sorì» che compongono la proprietà e che hanno un nome anche loro, come in una vera famiglia, Lui li ricorda tutti questi nomi, anche quelli dei vigneti scomparsi, diventati gerbido durante gli anni della grande fuga dai campi, ma rimasti belli come giardini nella sua memoria. E ricorda anche le fatiche, i cui segni gli restano nelle mani nodose come le radici delle viti, e le amarezze di quando sentiva dire clic era tutto finito, che il vino non aveva futuro, che la gente non voleva piti in tavola roba di stoffa forte, ma bollicine gasate, tuttalpiù bianchi beneducati. Per fortuna i figli sono rimasti ed hanno continuato, Ma adesso cosa ci fa tutta questa gente nel cortile? Che cosa è successo? E' successo che il vino ha vinto, gli onoscettici (ed i vari business alternativi) sono stati sconfitti, la civiltà della vite e tornata a sbocciare in tutta la sua cultura e le sue tradizioni. Ha vinto anche grazie a lui che siedo, antico, sulla panchetta e ricambia timidamente i sorrisi degli ospiti sconosciuti. Buon «Wine Day», giorno della vittoria di tutti i contadini-Drogo che hanno tenuto duro per durissimi decenni e che ora, più fortunati del personaggio di Suzzati, sono i veterani acclamati dalle centinaia di migliaia di persone alla ricerca di un passato da scoprire nel bicchiere. Domani mille cantine aprono ìe loro porle; al wine people, nuova categoria trasversale di italiani che fa del vino una meta, proprio come fosse una basilica, un'area archeologica e, d'altronde, il vino è indicato da un'indagine Cenata come la terza attrattiva nazionale, dopo le bellezze naturali e le opere d'arte;. Ma le porte dello cantine non si aprono solo in Italia: da quest'anno anche in Giappone, California, Argentina, Cile, Uruguay, Sud Africa, Australia, Slovenia si celebra il «Wine day» ed il tetto di un milione di visitatori toccato nell'edizione '98 sarà con ogni probabilità polverizzato. Tutto questo, pare incredibile, in sette anni. Nel 1993 il turismo del vino era solo una forma di escursionismo quasi sconosciuta in Italia, mentre oggi costituisce un business da 3000 miliardi e oltre tre milioni di presenze l'anno. Uno di quei piccoli miracoli italiani che, nell'arco di cinque anni, attiverà nuovi investimenti per 500 miliardi e creerà 10 mila posti di lavoro. E la pietra miliare di questo fenomeno è stata proprio «Cantine aperte». «E' una giornata speciale in cui i turisti vengono accolti dai titolari delle cantine che fanno loro da guida tra botti e bottiglie, degustando vini e spiegando storia e tradizioni del territorio», dice Donatella Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino. Perché il vino e soprattutto territorio e allora ecco le guide che abbinano vino, arte e gastronomia, le strade del vino, presto regolamentate per legge, i percorsi enoturistici su Internet. E infatti, tornando allo studio del Censis, «il vino è sempre meno recepito dai consumatori come un alimento base ed è sempre più avvertito come occasione di promozione nello stile e nella qualità della vita. Il vino diviene così pretesto per alimentare la fantasia alla scoperta di territori, esplorazione di cantine, ricerca di prodotti, assaggio di cucine, convivialità inattese». Domani si fa tutto questo, dalle Alpi alla Sicilia, basta scendere una scala magica, quella che porta in cantina. Un business di oltre tremila miliardi e oltre tre milioni l'anno di presenze ... CSaranno possibili ddegustazioni e acquisti Nuove occasioni di lavoro nmuu COLTIVATI A VITE dati in milioni UN MONDO DI VIGNE /"Vi nel mondo 7,7 in europa 5,2 IL MADE IN ITALY NEL MONDO 23.?% ESPORTAZIONE IN QUANTTO EVALORE 1075 NEL PERIODO GENNAIO-OTTOBRE '98 m EVAMAZK)NE%Sim>STESSOPERK)D01997 MILIARDI DI LIRE <& 14,5% ETTOLITRI 3388 D0GO0C6 COMUNI FRIZZANTI SFUMARTI MOSTI T0HU

Persone citate: Donatella Cinelli Colombini, Giovanni Drogo, Vanni Cornerò